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direttore Paolo Pagliaro

KIEV: DATO A MOSCA
MEMORANDUM DI PACE

KIEV: DATO A MOSCA <BR> MEMORANDUM DI PACE

Dall’Ucraina è giunta la conferma che Il ministro della Difesa Rustem Umerov ha consegnato al capo della delegazione russa, Volodymyr Medinsky, un documento che riflette la posizione ucraina sul cessate il fuoco. Ad annunciarlo è stato lo stesso Umerov su Facebook. Secondo l’esponente della diplomazia di Kiev, dopo i negoziati tra Ucraina e Federazione Russa in Turchia il 16 maggio, “il mondo si aspettava che la parte russa formulasse e inviasse all'Ucraina e ai partner un 'memorandum' con la propria visione di passi verso un cessate il fuoco. Purtroppo, la parte russa ha cercato di prolungare questo processo. Ma la pressione ha funzionato. Dopo le dure dichiarazioni del presidente Trump, dei leader europei e del presidente Zelensky, che hanno dimostrato che il mondo è unito per raggiungere la pace in Ucraina, i russi hanno finalmente annunciato di aver finalizzato il loro ‘memorandum’. Tuttavia, stanno ritardando la trasmissione del documento. Ho consegnato il nostro documento, che riflette la posizione ucraina, al capo della delegazione russa. E loro hanno ricevuto questo documento”, ha osservato il ministro.

Umerov ha quindi confermato la disponibilità dell'Ucraina a “un cessate il fuoco completo e incondizionato e a un ulteriore lavoro diplomatico”. L’invito di Umerov a Mosca è dunque quello di consegnare il memorandum prima di lunedì prossimo, 2 giugno, data proposta proprio dalla Russia per un nuovo round di consultazioni a Istanbul. “Non siamo contrari – ha aggiunto il ministro – agli incontri con i russi e aspettiamo il loro ‘memorandum’ affinché l'incontro abbia una base su cui lavorare e possa realmente avvicinare la fine della guerra”. Il ministro ha anche sottolineato che “l'Ucraina è sempre stata e sarà sempre il più costruttiva possibile”. Al momento, Mosca ha escluso la possibilità che Putin si rechi in Turchia per un incontro diretto con Volodymyr Zelensky, affidando ancora una volta i negoziati alla delegazione guidata da un fedelissimo del presidente russo.

In precedenza, il Cremlino aveva respinto la proposta del presidente ucraino di un incontro trilaterale con Donald Trump e Vladimir Putin per far avanzare i colloqui di pace, ipotesi per la quale, pur senza entusiasmo, il presidente americano si è comunque detto ieri disponibile. I colloqui svoltisi il 16 maggio a Istanbul sono stati i primi contatti diretti tra Kiev e Mosca dalla primavera del 2022. L’appuntamento non ha però prodotto grandi progressi nella ricerca di una soluzione diplomatica al conflitto, ma le due parti si sono impegnate in uno scambio di prigionieri di portata senza precedenti, conclusosi lo scorso fine settimana. (29 MAG - deg)

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