“E’ un pozzo senza fondo il telemarketing. Più si continua a consentire che possa essere una pratica commerciale consentita, più si scoprono problemi e metodi, sempre più raffinati e moltiplicati nelle tipologie. Oggi è il Garante Privacy che ha sanzionato delle agenzie immobiliari che ne facevano uso senza l’esplicito consenso delle vittime. Elenchi molto dettagliati forniti da una specifica agenzia di servizi, attrezzata con informazioni catastali ricavate dal sistema Sister dell’Agenzia delle Entrate”. Così l’Aduc (Associazione per i diritti degli utenti e consumatori) in una nota. “Eravamo ‘abituati’ alle invasioni del telemarketing per servizi di telecomunicazioni ed energia – sottolinea ancora l’Aduc -. Oggi la vendita di case, domani chissà. La fantasia del marketing è infinita… ma questo non sarebbe un problema che, invece, è tale quando la vendita diventa usurpazione della privacy e violazione delle regole. Il nostro legislatore ne ha provate diverse per contenere il fenomeno e, al momento, siamo fermi al registro delle opposizioni, dove ci si iscrive per non ricevere sollecitazioni commerciali… ma succede che, a maggior ragione per chi si è iscritto, le sollecitazioni si moltiplicano. Ci sono quindi usurpatori non solo tra chi vende, ma anche tra le istituzioni, complici di rendere disponibili ai venditori elenchi e caratteristiche di utenti che invece dovrebbero essere non diffusi. Un contesto in cui c’è una sola soluzione: VIETARE ILI TELEMARKETING. Regresso e scomodità per i consumatori e minori opportunità per i venditori? Finti pruriti per chi - venditori - avuto fino ad oggi questo strumento a disposizione, ne ha abusato e usato in modo illegale”. (31 mag – red)
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