Arriva a Etna Comics a piedi, da sola, paga il biglietto e passeggia in incognito tra i padiglioni del centro fieristico Le Ciminiere, poi «ha una crisi» e non si presenta sul palco, lasciando tutti ad aspettarla.
«È in giro – spiegano, senza aggiungere troppi altri dettagli, gli attivisti che la accompagnano – potrebbe apparire all’improvviso». Ed effettivamente qualcuno la vede davvero. Incredulo. Come chi, tra pubblico e stampa, attendeva il suo arrivo. Greta Thunberg, attivista ambientale di fama mondiale e fondatrice del movimento Fridays for Future era presente, malgrado la pesante assenza al panel «Freedom Flotilla Coalition - From Catania to Gaza», organizzato per lanciare la missione in barca in partenza da Catania verso Gaza per portare sostegno umanitario, promuovendo i diritti umani e la solidarietà internazionale. A veicolare il suo messaggio ci ha pensato l’attore irlandese Liam Cunningham, noto per il suo impegno nelle campagne umanitarie e per il ruolo di Ser Davos Seaworth nella serie Game of Thrones. Insieme all’attivista brasiliano Thiago Ávila, alla psicologa sociale Yasemin Acar e Ann Wright, attivista per la pace, ex diplomatica statunitense e all’ex colonnello dell'esercito degli Stati Uniti d’America, è salito sul palco del festival: «Siamo qui – ha detto, rispondendo alle domande dei giornalisti – per mettere in luce il genocidio che si sta consumando. Questi eroi stanno partendo per portare aiuti umanitari, cibo, medicine, protesi stampate in 3D per bambini mutilati. Sono missioni che vanno avanti da molto tempo e dieci persone impegnate in una di queste, a bordo di un’imbarcazione, sono state assassinate dall’Idf».
E su Trump: «Per lui tutto è un affare, una questione di soldi, ha pochissima umanità ed è una pessima rappresentanza degli Stati Uniti d’America nel mondo. Basterebbe seguire il diritto internazionale e applicare la Convenzione di Ginevra per salvare delle vite e fermare il genocidio. Dovremmo solo applicare lo statuto che già esiste».
«Catania – ha risposto poi Yasemin Acar a chi le chiedeva perché avessero scelto di partire dal capoluogo etneo – ci sostiene, ci supporta, c’è una bella energia. Moltissime persone sostengono la causa del popolo palestinese e quindi noi».
«Per noi – ha detto Thiago Ávila – è molto importante che i governi che rispettano il diritto internazionale rompano i rapporti con il governo genocida di Netanyahu. Chi non lo fa è complice con quanto sta accadendo».
«Non molleremo mai – hanno aggiunto i componenti dell’equipaggio della Freedom Flotilla Coalition – finchè non ci sarà il cessate il fuoco».
NELLA FOTO: Freedom Flotilla Coalition a Etna Comics 2025
(1 giu – deg)
(© 9Colonne - citare la fonte)