Un nuovo efferato attacco terroristico si è verificato nella giornata di ieri negli Stati Uniti contro la comunità ebraica. Questa volta un uomo ha lanciato alcune molotov e avrebbe inoltre utilizzato un rudimentale “lanciafiamme” per colpire i partecipanti a un evento della comunità ebraica a Boulder, in Colorado. Il terrorista ha ferito almeno otto persone di età compresa tra 52 e 88 anni prima di essere arrestato. L'FBI ha identificato l'unico sospettato come Mohamed Sabry Soliman, il quale ha urlato "Liberate la Palestina!" durante l'attacco, avvenuto durante un incontro settimanale a sostegno degli ostaggi detenuti da Hamas a Gaza.
“Quando siamo arrivati, abbiamo incontrato numerose vittime con ferite compatibili con ustioni”, ha raccontato il capo della polizia di Boulder, Stephen Redfearn. Secondo Redfearn, una delle vittime dell'attacco è rimasta “ferita in modo molto grave”. Quattro feriti sono stati trasportati al Boulder Community Hospital. Due sono stati trasferiti in elicottero nell'area metropolitana di Denver. L'attacco è avvenuto poco più di una settimana dopo la sparatoria nella quale sono morti due membri dello staff dell'ambasciata israeliana a Washington. Secondo l'agente speciale dell'FBI Mark Michalek “Purtroppo attacchi come questo stanno diventando troppo comuni in tutto il Paese”. Quello in Colorado “è un esempio di come gli autori di violenza continuino a minacciare le comunità in tutto il nostro Paese”.
Soliman aveva già presentato domanda di asilo negli Stati Uniti e gli era stato negato il visto d'ingresso nel Paese nel 2005. Non è chiaro quando o come sia entrato negli Stati Uniti. Il vice capo di gabinetto della Casa Bianca, Stephen Miller, ha affermato che Soliman aveva “superato illegalmente” la durata del visto turistico. In un video visionato dalla CNN si sente l’attentatore urlare “Basta con i sionisti”, “La Palestina è libera!” e “Sono assassini!” mentre porta con sé due bottiglie (nella foto).
Un testimone dell'attacco ha dichiarato che i pantaloni di alcune delle vittime erano completamente bruciati e che “sembrava che la loro pelle si fosse sciolta”. Secondo tale testimonianza oltre alle molotov, l’attentatore avrebbe utilizzato anche uno spruzzatore di prodotti chimici, riempito di benzina e tenuto a spalla, come “lanciafiamme” artigianale per attaccare le sue vittime. (2 GIU - deg)
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