Una nube eruttiva alta alcuni chilometri e visibile anche a lunga distanza sovrasta l'Etna, provocando la fuga dei turisti e la paura della popolazione nell'area intorno al vulcano. Secondo l'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia osservatorio etneo, di Catania, la causa sarebbe un flusso piroclastico probabilmente prodotto da un collasso di materiale del fianco settentrionale del cratere di Sud-Est. La nuova fase eruttiva (la quattordicesima negli ultimi mesi), molto ripresa da video e foto pubblicati online, attualmente non ha avuto ripercussioni. L'aeroporto di Catania, infatti, è rimasto sempre operativo. Mentre si registra che la fase eruttiva in corso sta abbassando il proprio livello di energia, con il livello del tremore dei condotti magmatici in calo, sono arrivate anche le rassicurazioni del presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani. Quest'ultimo ha affermato di star seguendo tramite la Protezione civile regionale l'evoluzione della situazione sull'Etna, specificando che al momento non ci sono pericoli per la popolazione. Inoltre, ha detto che il direttore della Protezione Civile regionale Salvatore Cocina è in costante collegamento, fin dalle prime ore di questa mattina, con il prefetto di Catania e con i vertici dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia etneo. Come ha fatto sapere Schifani, al momento, dai primi rilievi, il materiale non avrebbe superato l'orlo della Valle del Leone e non ci sarebbero pericoli per la popolazione. Dopo i ringraziamenti agli operatori della Protezione civile, alle autorità locali e agli esperti dell'Ingv per l'immediata attivazione dei protocolli di monitoraggio e sicurezza, il presidente della Regione ha sottolineato che la Sicilia è pronta a intervenire, se necessario, con ogni mezzo a tutela della popolazione e del territorio. Dalla Protezione civile regionale, infine, è arrivata la raccomandazione agli escursionisti di mantenere la massima precauzione e di evitare l'area sommitale del vulcano fino a nuovo aggiornamento. (2 GIU - gci)