Ancora nessuna risposta russa al documento consegnato dalla delegazione ucraina a Istanbul con le proposte di pace di Kiev. Lo ha sottolineato il ministro degli Esteri ucraino Andriy Sybiga (NELLA FOTO)in un post su X. “La Russia – scrive in rappresentante dell’esecutivo - non ha risposto al nostro documento, che contiene le proposte dell'Ucraina per porre fine alla guerra. Lo abbiamo presentato prima dell'incontro. Durante l'incontro stesso, la nostra delegazione ha chiesto ai russi quali fossero le loro considerazioni. Non hanno fornito nulla. Né durante l'incontro né dopo”, ha osservato, confermando implicitamente le analisi di quanti sostengono che il Cremlino non stoia facendo altro che “moina” accettando di sedersi al tavolo negoziale nell’intento primario di mantenere buoni rapporti col grande sponsor dell’iniziativa di pace, ovvero il presidente americano Donald Trump.
“L'Ucraina esige una risposta dalla Russia”, ha affermato Sibiga, sottolineando che ogni giorno di silenzio della Russia “conferma la sua volontà di continuare la guerra”. Secondo il ministro, invece di rispondere alle proposte costruttive dell'Ucraina, "la parte russa ha consegnato una serie di vecchi ultimatum che non avvicinano la situazione a una vera pace". Il ministro degli Esteri ha sottolineato che ciò contraddice le precedenti promesse fatte dalla Russia, anche agli Stati Uniti, di presentare a Istanbul “qualcosa di realistico e fattibile”. “A causa della mancanza di un approccio costruttivo da parte della Russia, l'incontro di Istanbul si è ridotto di fatto a una discussione su uno scambio di prigionieri”, ha osservato Sibiga. “Accogliamo con favore i progressi in questo ambito, ma si potrebbe raggiungere una maggiore specificità in tutte le direzioni se i russi ricambiassero l'approccio costruttivo dell'Ucraina”, ha aggiunto. (4 GIU - deg)
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