Roma, 18 giu - “Questa maggioranza ha cancellato un emendamento di Fratelli d'Italia, che prevedeva che i dati dovessero essere conservati in Italia, e così lascia libere le pubbliche amministrazioni di allocare dati sanitari, fiscali, scolastici in giro per il mondo, probabilmente presso le aziende delle Big tech americane che hanno sostenuto Trump”. Così la deputata di Alleanza Verdi Sinistra, Elisabetta Piccolotti, commentando lo svolgimento dei lavori in Commissione sulla legge delega sull’intelligenza artificiale. Secondo Piccolotti “è evidente che c'è una questione di interessi geopolitici: l'accordo fra Meloni e Trump probabilmente porta il governo ad avere queste posizioni. Noi invece pretendiamo, per questioni di sicurezza nazionale, che si torni indietro e si torni alla tutela per centri concentrici di questi dati: alcuni devono stare necessariamente in Italia, altri possono stare in Europa ma solo nei paesi sicuri, per esempio l'Ungheria non lo è, altri, magari in ottica di aziende private, possono anche andare in altri luoghi del mondo”. Secondo Piccolotti, “le implicazioni sono tante e gravi: sono anche di carattere militare e democratico. E’ chiaro che stiamo consegnando i nostri dati a server che magari possono essere accessibili da governi come quello israeliano che ha sistemi e software di sorveglianza di cyberspionaggio molto avanzati dal punto di vista militare. Ma li stiamo anche consegnando magari a paesi che li possono utilizzare per operazioni di condizionamento dell'opinione pubblica, creando milioni e milioni di BOT che agiscono nei nostri spazi informativi, a partire dai social network, diffondendo fake news, disinformazione e anche teorie complottiste che servono a destabilizzare le nostre democrazie”.
(PO / Sis)
(© 9Colonne - citare la fonte)