"Finché non vedo il sangue, non posso fare nulla”. Così rispondeva un maresciallo a un adolescente Andrea Carnevale, che terrorizzato dalle continue violenze inflitte dal padre al madre, temeva potesse succedere il peggio. E così, mezzo secolo fa, purtroppo sua madre Filomena venne uccisa a colpi di accetta dal marito, nei pressi di un fiume tra Monte San Biagio e Fondi. “Eccolo il sangue…” disse Andrea al maresciallo portando brandelli del corpo della madre, recuperati nel fiume, in caserma. Una storia personale, quella dell’ex calciatore, confessata al pubblico di recente e raccontata in un libro scritto con Giuseppe Sansonna, “Il destino di un bomber”, pubblicato da 66thand2nd e presentato oggi in una conferenza stampa alla Camera su iniziativa della deputata M5S Carmela Auriemma. Un libro che ripercorre trionfi sul campo con il Napoli di Maradona e con la Nazionale italiana, fino al suo attuale impegno professionale in ambito tecnico e sportivo con l’Udinese. Ma anche la sua tragica storia personale, la dignità di 7 figli rimasti nella stessa casa, nonostante una madre morta e un padre in carcere, grazie all’impegno e al coraggio della sorella maggiore, Giuseppina. “La motivazione profonda che mi ha spinto a scrivere questo libro riguarda il femminicidio: cinquanta anni fa sono rimasto orfano e sono ‘sceso in campo’ per le nuove generazioni, ma soprattutto per le mamme, per le donne affinché possano denunciare. Mia madre non l’ha fatto, quindi io invito tutte le donne a farlo” racconta l’ex calciatore, per poi aggiungere: “E’ una battaglia che voglio condurre fino alla fine, è una ‘partita’ lunghissima, spero di vincerla perché non sono fiero di quel padre, Gaetano Carnevale, che ha compiuto un atto così efferato portandomi via mia madre solamente a 14 anni. Io lotterò contro gli uomini vili, così poco dignitosi e che non sanno perdere” assicura Carnevale. “E’ una testimonianza fondamentale, la storia di Andrea Carnevale ci dà la possibilità di guardare a un altro aspetto del femminicidio, ovvero quello dei figli delle vittime. Il modo in cui lui e i suoi fratelli hanno reagito a questo dramma è fondamentale” afferma Auriemma, vicepresidente del Gruppo M5S alla Camera. “Questo libro – spiega la pentastellata - quindi ci permette di ripercorrere delle fasi importanti della storia del calcio italiano ma anche accendere i riflettori su una condizione di cui si parla poco nei casi di femminicidio, quella dei bambini che si trovano a vivere un dramma nel dramma, assegnati ai servizi sociali spesso comunali, non strutturati per sostenerli nel loro percorso”. Secondo Stefania Ascari, deputata M5S della Commissione femminicidio, “questa iniziativa è anche un momento di prevenzione e di informazione, per evitare ed impedire che quello che è successo ad Andrea Carnevale, ovvero il femminicidio della mamma, si ripeta”. “Un’iniziativa – aggiunge - per sottolineare l’importanza dell’educazione, alla presenza di tantissimi bambini e ragazzi giovanissimi, per far capire veramente quanto sia importante il rispetto di se stessi e degli altri, educare a litigare bene e soprattutto insegnare un alfabeto gentile delle emozioni, anche quelle più difficili come la gelosia, la rabbia, quelle legate al rifiuto in modo che si sappiano gestire per diventare degli adulti responsabili, che è fondamentale”. (PO / Roc) ////
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