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direttore Paolo Pagliaro

Il delitto Cox
nove anni dopo

Il delitto Cox <br>nove anni dopo

di Paolo Pagliaro

Helen Joanne Cox – quarantunenne deputata laburista, donna brillante e solare, madre di due bambine di tre e cinque anni – fu assassinata il 16 giugno 2016, quando mancavano sette giorni al referendum sulla Brexit. Era primo pomeriggio. A piedi stava raggiungendo la biblioteca di Birstall, nei pressi di Leeds, dove era attesa per un’iniziativa elettorale a favore del «Remain», di cui era sostenitrice. Testimoni riferirono che il neonazista Thomas Mair – prima di spararle con un fucile a canne mozze e di finirla con il pugnale – aveva urlato «Britain first», la Gran Bretagna prima di tutto. L’omicidio della giovane parlamentare schierata per il sì alla Ue non bastò ad aprire gli occhi a milioni di inglesi accecati da  una comunicazione politica basata sul malcontento, sulle paure, sulla rabbia. E sulle menzogne.
Sono trascorsi nove anni e oggi un sondaggio condotto da YouGov  ci dice che la maggioranza dei cittadini britannici ha cambiato idea e, se potesse, voterebbe diversamente dallo storico referendum del 2016. Il 56 per cento degli  elettori direbbe no alla Brexit, poiché essa ha avuto l’effetto di indebolire sia la Gran Bretagna sia l’Unione Europea.  E’ quanto aveva previsto Helen Jo Cox, convinta che " al di qua e al di là della Manica abbiamo molto più in comune di quello che ci divide”. L’Europa dovrebbe ricordarla con la stessa gratitudine che riserva ad Altiero Spinelli.
(© 9Colonne - citare la fonte)