di Paolo Pagliaro
Come sta cambiando il mondo lo ha spiegato un paio di giorni fa Jim Farley, il numero uno di Ford. È raro che il CEO di un colosso americano riconosca pubblicamente una posizione di inferiorità industriale. Lo ha fatto Farley, ammettendo che la Cina ha ormai superato l’Occidente nella corsa ai veicoli elettrici sotto ogni aspetto: tecnologia, qualità e costi. Farley era ospite del 2025 Aspen Ideas Festival, un meeting organizzato annualmente dall’Aspen Institute for Humanistic Studies. Qui ha scioccato il pubblico dicendo di aver visitato la Cina sei o sette volte nell’ultimo anno, e descrivendo questa esperienza come «la cosa più umiliante che mi sia mai capitata».
Secondo il ceo, la leadership cinese nell’auto del futuro non è più una minaccia ipotetica, ma una realtà: la Cina produce oggi il 70% di tutti i veicoli elettrici nel mondo e anche la loro qualità per quanto riguarda design e componenti meccaniche è pari — se non superiore — a quella delle auto americane ed europee. Il numero uno di Ford ha messo in evidenza come le auto elettriche cinesi, in particolare quelle realizzate da colossi come Huawei e Xiaomi, siano dotate di tecnologie di bordo all’avanguardia. «Non devi nemmeno associare il telefono. Tutto si sincronizza all’istante», ha detto Farley, citando come esempio l’SU7 di Xiaomi, che guida da mesi dopo averlo fatto arrivare da Shanghai a Chicago. Le prestazioni di questa vettura , unite a un costo significativamente più basso, rappresentano — secondo Farley — una combinazione imbattibile rispetto ai prodotti dell’industria occidentale. «Stanno reinventando l’automobile e stanno correndo molto più velocemente di noi», ha detto.
(© 9Colonne - citare la fonte)