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direttore Paolo Pagliaro

DA PONTE AD AUTOVELOX
ECCO LE NOVITA’ DEL DL

DA PONTE AD AUTOVELOX <BR> ECCO LE NOVITA’ DEL DL

Dall’aula della Camera è giunto nel pomeriggio di ieri ok alla fiducia al decreto legge infrastrutture con 191 sì, 102 no e 2 astenuti. Il decreto prevede misure urgenti per garantire la continuità nella realizzazione di infrastrutture strategiche e nella gestione di contratti pubblici, il corretto funzionamento del sistema di trasporti ferroviari e su strada, l'ordinata gestione del demanio portuale e marittimo, nonché l'attuazione di indifferibili adempimenti connessi al Piano nazionale di ripresa e resilienza e alla partecipazione all'Unione europea in materia di infrastrutture e trasporti. Dopo il via libera finale di Montecitorio, il testo passerà all'esame del Senato, dove arriverà 'blindato'. Tra le novità, l'assegnazione del titolo di Stazione appaltante qualificata alla "Stretto di Messina", la concessionaria dell'infrastruttura di collegamento tra Sicilia e Calabria: sul Ponte, dopo le polemiche, le verifiche antimafia non saranno affidate a una struttura speciale del Viminale ma alle strutture esistenti. Previsto anche lo stop ai divieti di circolazione per i diesel euro 5 nelle regioni del Nord: l'emendamento, che riguarda 1,3 milioni di veicoli, sposta in avanti le restrizioni da ottobre 2025 a ottobre 2026. Stagione più lunga per gli stabilimenti balneari, con il termine che potrà arrivare alla fine di settembre e superare quattro mesi di durata totale, stop agli autovelox che non siano censiti e mappati dal Mit. Ritirata, dopo le polemiche, la proposta che prevedeva l’aumento di un euro ogni mille chilometri delle tariffe autostradali.

IL DIBATTITO. “La Lega non può che essere favorevole ad un provvedimento che incentiva le infrastrutture e che finalmente risponde alle richieste dei cittadini, per troppo tempo rimaste inevase - ha dichiarato la deputata della Lega Elisa Montemagni - Il Dl Infrastrutture permette di incentivare il mondo del lavoro semplificando e sburocratizzando i processi. Consente di intervenire su opere strategiche fondamentali per chi vive nelle nostre città e per chi fa impresa sul nostro territorio, a partire dal settore dell’autotrasporto. Grazie al ministro Salvini e al viceministro Rixi sarà realtà il Ponte sullo Stretto, opera simbolo di sviluppo e crescita, che unirà il Paese. La Lega non si è fermata davanti a Bruxelles, che dall’alto imponeva il blocco per i motori a diesel Euro 5 ai nostri cittadini. Siamo da sempre dalla parte dei cittadini onesti e lo abbiamo dimostrato anche con il nostro emendamento sugli autovelox, che dovranno essere censiti e messi a norma, che significa tutelare i cittadini e non derogare la sicurezza. In questo decreto sono previste opere legate alle esigenze dei territori, a cui la Lega intende dare seguito, come abbiamo promesso in campagna elettorale, così facciamo ora che siamo al governo”. “Il dl Infrastrutture non è affatto strategico: è l’ennesimo tentativo di nascondere sotto una montagna di deroghe e commissariamenti l’assenza di una vera visione per il futuro del Paese. Il ricorso alla fiducia è la scorciatoia di questa destra che non regge il confronto, come accaduto in commissione: costringere le opposizioni ad abbandonare la commissione per via di una gestione a dir poco dilettantesca e prepotente dei lavori, è il segnale più evidente di come il Parlamento continui ad essere calpestato da questa maggioranza. Nel merito è un decreto inutile per i cittadini, completamente fuori fuoco rispetto alle emergenze infrastrutturali del paese", sottolinea invece la deputata M5s Daniela Morfino. (11 LUG - Roc)    

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