Roma, 11 lug - “Questa mattina abbiamo interpellato il governo in merito ai timori dei lavoratori e delle parti sociali sul sito di Pomigliano d’Arco dell’azienda Leonardo. Da un’azienda controllata per oltre il 30% dal ministero dell’Economia ci aspettiamo che unisca il Paese, che abbia un piano industriale per aiutare tutto il Paese e non invece creare una spaccatura tra il nord e il sud, perché di questo stiamo parlando”. Così Carmela Auriemma, deputata M5S. Negli anni sono state spostate produzioni importanti dagli stabilimenti del sud verso il nord, ricorda la parlamentare pentastellata, “e oggi il timore che lo stabilimento di Pomigliano venga chiuso, e venga tutto concentrato nello stabilimento di Nola, è altissimo: parliamo dello stabilimento più grande del sud Italia, che ha oltre tremila dipendenti e che ha un indotto di 800 dipendenti. Non è possibile che un’azienda che negli ultimi anni ha triplicato fatturati e utili vada a tagliare sui livelli occupazionali. La Leonardo negli ultimi anni ha ridotto del 24% i livelli occupazionali, e poi c’è una politica di allargamento dell’asset industriale con l’ingresso di partner internazionali, tra i quali un fondo arabo e l’annuncio dell’ingresso di una realtà turca: tutto questo ci fa temere una delocalizzazione come avvenuto in altri ambiti, e soprattutto che un’azienda strategica dal punto di vista nazionale possa essere oggetto di speculazioni finanziarie”. Secondo la deputata “è evidente che quello militare non è il settore che possa trainare l’economia dell’Italia, e questa vicenda ne è la dimostrazione chiara: l’azienda Leonardo, con una conversione quasi totale della produzione verso il settore militare, che ha una bassa intensità di lavoro, quindi coinvolgendo pochi lavoratori, negli anni invece di aumentare i livelli occupazionali li ha ridotti”. “La nostra richiesta - conclude Auriemma - è quella di una diversificazione dei settori, ma soprattutto la possibilità che tutti gli stabilimenti possano ricevere investimenti, soprattutto quelli al sud dove l’investimento rappresenta uno strumento di accelerazione del sistema economico locale, perché investire in certe realtà depresse dal punto di vista economico significa poter attivare altri meccanismi economici locali importanti che reggono il tessuto sociale ed economico di quelle zone”. (PO / Roc) ////
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