La Procura di Milano ha chiesto al gip l’applicazione di sei misure cautelari nell’ambito del filone sull’urbanistica cittadina. Tra queste figurano gli arresti domiciliari per l’assessore alla Rigenerazione urbana, Giancarlo Tancredi, e per l’imprenditore Manfredi Catella, fondatore e amministratore delegato del gruppo Coima, il quale si difende: “Abbiamo provveduto tempestivamente a fornire quanto ci è stato sinora richiesto e a svolgere le verifiche interne per confermare la regolarità in merito, che avremo modo di rappresentare con chiarezza nella sede giudiziaria. La trasparenza e la legalità sono fondanti per il nostro gruppo e per tutti noi, e avremo modo di affermarlo con determinazione anche in questa circostanza". Le ipotesi di reato a carico degli indagati sono corruzione e falso ideologico. Il Nucleo di polizia economico‐finanziaria della Guardia di finanza ha eseguito 24 perquisizioni e notificato gli avvisi di convocazione per gli interrogatori preventivi presso il gip. Sempre nell’inchiesta risulta formalmente indagato anche l’architetto Stefano Boeri, presidente della Triennale di Milano, per il quale non è stata richiesta alcuna misura cautelare ma sono state eseguite perquisizioni sui suoi uffici e nella sua abitazione. Gli interrogatori preventivi di Giancarlo Tancredi e Manfredi Catella sono fissati per il 23 luglio. Al termine dei colloqui, il gip deciderà sull’eventuale applicazione delle misure richieste o su un loro eventuale adeguamento in base alle esigenze cautelari e alle difese degli indagati. Piovono le critiche sull’amministrazione Sala, con Elena Sironi, senatrice del Movimento 5 Stelle che proprio oggi presentava una iniziativa sulla Nature Restoration Law, che tuona: “Non credo che Sala avrà il coraggio di restare al proprio posto dopo aver scritto il Salva-Milano con degli indagati”. E anche Fratelli d’Italia, a Milano, chiede le dimissioni del sindaco.
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