Agenzia Giornalistica
direttore Paolo Pagliaro

31MILA FRODI CREDITIZIE:
MEDIA E' 4.800 EURO

31MILA FRODI CREDITIZIE: <br> MEDIA E' 4.800 EURO

Le frodi creditizie basate sul furto di identità continuano purtroppo a rappresentare una minaccia significativa e in costante evoluzione nel mondo finanziario, con un impatto particolarmente rilevante nel settore del credito al consumo. L’ultima analisi dell’Osservatorio CRIF – Mister Credit sulle Frodi Creditizie evidenzia come nel 2024 in Italia siano stati registrati quasi 31.000 casi, con un importo medio per frode superiore a 4.800 euro e un valore economico complessivo che sfiora i 150 milioni di euro.  Rispetto al 2023 cresce l’importo medio frodato (+3,2%), mentre il valore complessivo dei danni causati rimane pressoché stabile, nonostante il leggero calo del numero di frodi rilevate (-4,6%), a conferma di una tendenza verso danni economici medi sempre più rilevanti. Nel 2024 l’Osservatorio CRIF – Mister Credit rileva una netta diminuzione dei casi di frode di piccolo importo: le frodi sotto i 1.500 euro rappresentano il 20,2% del totale, in calo del 30% rispetto all’anno precedente. Una tendenza che indica come i criminali mirino a valori sempre più consistenti. Infatti, crescono i casi nella fascia 1.500-3.000 euro (+11,3%) e, soprattutto, si registra quasi un raddoppio (+92,7%) dei casi tra i 3.000 e i 5.000 euro, che giungono a rappresentare il 15,2% del totale.  Al contrario, le frodi tra i 5.000 e i 10.000 euro sono in lieve calo (-6,2%), mentre aumentano sensibilmente anche quelle oltre i 10.000 euro (+29,4%), a conferma di una polarizzazione verso importi medi e medio-alti. Solo le frodi sopra i 20.000 euro mostrano una flessione (-12,1%), segno che i colpi più eclatanti restano meno frequenti, ma le perdite complessive restano ingenti. Il prestito finalizzato si conferma la forma di finanziamento più colpita, anche se la sua incidenza continua a ridursi (34,4% dei casi, -23,8% rispetto al 2023). Tuttavia, l’importo medio delle frodi su prestiti finalizzati cresce in modo significativo (+16,7%), attestandosi a quasi 7.000 euro.

In forte crescita i casi di frode su prestiti personali (+65,9%), che ora rappresentano oltre un quarto del totale e hanno un importo medio superiore ai 16.600 euro, segno che i frodatori cercano prodotti finanziari più flessibili. Le frodi su carte di credito, incluse le revolving, sono in calo (-11,2%), mentre si conferma la crescita delle truffe legate alle formule “Buy Now, Pay Later” (BNPL) che, pur restando residuali (5,7% del totale), riflettono il boom dell’e-commerce e la sua maggiore esposizione ai rischi digitali. Guardando ai beni acquistati tramite frode, gli elettrodomestici si confermano la categoria più colpita (28,7% dei casi) – una quota rilevante riguarda il comparto auto-moto (9,6%), elettronica/informatica/telefonia (5,4%), l’arredamento (5,2%) e immobili/ristrutturazione (5,0%) – per cui complessivamente le spese per la casa arrivano al 10,2%. Rispetto al 2023 si registra una sostanziale crescita delle frodi per la tipologia consumi (+64%), che includono anche abbigliamento sportivo e beni di lusso, e quelle sugli elettrodomestici (+8,7%). Al contrario, si registra una contrazione delle frodi su auto/moto (-14,6%), spese per la salute (-15%) e arredamento (-6%). Da segnalare il forte aumento delle frodi sulle spese professionali (+51,5%), che comprendono l’avvio di attività, corsi e formazione: un segnale che i frodatori stanno diversificando i propri obiettivi, puntando anche su segmenti meno tradizionali. La maggioranza delle vittime continua a essere rappresentata dagli uomini, che costituiscono il 64,9% del totale. In lieve diminuzione invece i casi che colpiscono le donne (-3,6% rispetto al 2023), segno che il fenomeno, pur restando trasversale, tende a colpire maggiormente la componente maschile della popolazione. Analizzando la distribuzione per fasce d’età, i 41-50enni rimangono la fascia più colpita (22,1%), seguiti dai 31-40enni (20,7%). Tuttavia, il segmento che registra il maggior incremento percentuale è quello dei 51-60 anni (+2,2%), mentre diminuiscono i casi tra gli under 30 (-1,6%). Se osserviamo l’incidenza delle frodi rispetto al credito effettivamente erogato, sono i giovani tra i 18 e i 40 anni a risultare più vulnerabili, mentre gli over 50, pur beneficiando di un accesso al credito più ampio, mostrano una minore incidenza di frodi, a conferma di comportamenti generalmente più prudenti. A livello territoriale, Lombardia, Campania, Sicilia e Lazio si confermano le regioni con il maggior numero di casi, seguite da Puglia e Piemonte. La Lombardia, in particolare, registra una crescita significativa (+6,3%), consolidando la sua posizione di regione più colpita, mentre la Campania supera la Sicilia grazie a un incremento dell’1,9%. Le Marche si distinguono per il maggiore aumento percentuale (+28,9%), pur rappresentando ancora una quota limitata del totale, mentre Emilia-Romagna (+20,9%) e Umbria (+9,7%) mostrano anch’esse un trend in crescita. Al contrario, Valle d’Aosta, Basilicata e Calabria vedono una netta diminuzione dei casi, con cali superiori al 15%.

 

In linea con il trend iniziato lo scorso anno, i tempi di scoperta delle frodi si stanno polarizzando: i casi scoperti nei primi 6 mesi superano il 40%, mentre quelli entro l’anno sono in calo del -28,9% rispetto al 2023. In generale i tempi di scoperta più lunghi subiscono un aumento, infatti il 22,9% dei casi analizzati viene scoperto dopo 3 anni, di questi il 17,2% addirittura dopo oltre 5 anni. Analizzando per tipologia di prodotto è interessante evidenziare come i mutui abbiano dei tempi di scoperta particolarmente più lunghi; infatti, quasi la totalità dei casi viene scoperta dopo oltre 5 anni dal momento della richiesta. Al contrario, le frodi su carte di credito, BNPL e leasing auto hanno dei tempi di scoperta molto più ridotti; infatti, 3 casi su 4 emergono entro un anno dal momento della richiesta; a seguire prestiti personali e finalizzati, entrambi con oltre il 60% dei casi scoperto entro i 12 mesi. (17 lug - red)

 

 

 

(© 9Colonne - citare la fonte)