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direttore Paolo Pagliaro

I nuovi potenti
di Washington

I nuovi potenti <br> di Washington

di Paolo Pagliaro

C’era un tempo in cui negli Stati Uniti nel mirino dei lobbisti - latori di incarichi e consulenze  ben pagate -   c’erano i membri del Congresso, compresi quelli già in pensione ma politicamente ancora influenti. Ora non è più così. Ora Capitol Hill ha ceduto il posto alla Casa Bianca  e le lobby ne hanno preso atto, riservando a Trump e   ai membri della sua amministrazione quella che la sociologa Theda Skocpol  chiama "adulazione competitiva", in cui "gruppi di persone in competizione tra loro si contendono il favore del presidente e della sua cerchia”.  “Fanno un gesto estremo dopo l'altro, cercano di superarsi a vicenda, e lui sceglie chi sostenere, con cambiamenti repentini e imprevedibili  settimana dopo settimana".
Il Congresso non è più un attore importante nella Washington ufficiale. Trump ne ha usurpato il ruolo, con evidenti  rischi per i check and balances costituzionali. Un’inchiesta del New York Magazine racconta alcuni episodi esilaranti.  Un lobbista ha detto all'ambasciatore danese che il modo migliore per dissuadere Trump dall'occupare la Groenlandia sarebbe quello di costruire un "Forte Trump" sull'isola in suo onore. Un altro  ha incoraggiato i clienti pakistani a raccomandare Trump per il Premio Nobel per la Pace 2026, cosa che loro  hanno fatto, senza attendere che lo facesse Netanyahu.  
L’arte di lusingare Trump spesso comporta investimenti nelle sue criptovalute e nelle iniziative immobiliari della sua famiglia. Robert Reich, economista e polemista democratico, cita i casi di alcuni lestofanti che hanno ottenuto la grazia pagando cifre considerevoli a personaggi vicini al presidente. Ultimo caso quello di  Trevor Milton, un ex miliardario che ha donato quasi 2 milioni di dollari per la rielezione di Trump e ora ha assunto il fratello del Procuratore Generale Pam Bondi, ottenendo una grazia  che gli ha risparmiato la prigione e il risarcimento di 165 milioni di dollari agli investitori che aveva truffato con la sua azienda di camion elettrici. Dice Robert Reich che il precedente storico più vicino a ciò che sta accadendo nella Washington di Trump è la corte di Luigi XIV, dove dilagava il servilismo. Ma l'adulazione poté arrivare solo fino a un certo punto. Durante la Rivoluzione francese, la tomba di Luigi XIV fu profanata e i suoi resti dispersi.

(© 9Colonne - citare la fonte)