Dieci nuovi ostaggi potrebbero essere liberati da Gaza “molto presto”. Lo ha annunciato il presidente degli Stati Uniti Donald Trump nel corso di una cena alla Casa Bianca con i senatori repubblicani, sottolineando i progressi fatti nelle trattative per una tregua tra Israele e Hamas. “Abbiamo già riportato indietro la maggior parte degli ostaggi. Ne arriveranno altri dieci a breve e speriamo di chiudere rapidamente la questione”, ha dichiarato Trump, che ha anche elogiato il suo inviato speciale per il Medio Oriente, Steve Witkoff, definendolo “fantastico”. L’annuncio arriva mentre proseguono i negoziati per un cessate il fuoco di 60 giorni tra le parti. La proposta attualmente sul tavolo prevede il rilascio di dieci ostaggi israeliani ancora detenuti a Gaza, insieme alla restituzione dei corpi di altri diciotto. In cambio, Israele dovrebbe liberare un numero non specificato di detenuti palestinesi. Nel frattempo, emerge il ruolo crescente della diplomazia israeliana. Secondo quanto riportato da Axios, il capo del Mossad, David Barnea, si è recato nei giorni scorsi a Washington per ottenere il sostegno degli Stati Uniti a un piano che prevede il trasferimento di parte della popolazione palestinese dalla Striscia di Gaza verso altri Paesi terzi, tra cui Etiopia, Indonesia e Libia. L’ipotesi, ancora informale, è stata discussa con l’inviato Witkoff. La scorsa settimana il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha incontrato Trump alla Casa Bianca, consegnandogli una copia della lettera con cui lo ha proposto per il Premio Nobel per la Pace, a riconoscimento del suo impegno nella mediazione tra Israele e Hamas. Parallelamente, il Qatar ha ospitato nuovi colloqui indiretti tra le parti, nel tentativo di giungere a un’intesa che metta fine, almeno temporaneamente, al conflitto in corso nella Striscia. Trump ha rivendicato i progressi fatti nel processo negoziale, sostenendo che Israele avrebbe già accettato le condizioni essenziali per un cessate il fuoco di due mesi. (19 lug – sem)