Roma, 21 lug – “La proposta di legge è molto condivisibile, perché garantisce a chiunque la possibilità di aprire un conto corrente bancario senza porre in essere degli ostacoli nel contratto, a meno che non ci siano dei motivi legati all’antiriciclaggio. Ma il problema sorge soprattutto qui: noi avevamo fatto delle proposte emendative per mitigare questa situazione, in quanto le banche hanno l’obbligo di comunicare al cliente le ragioni per cui non hanno intenzione di aprire un conto corrente, ma motivando per anti-riciclaggio andrebbero contro la normativa europea, trovandosi nella condizione di decidere di non effettuare questa comunicazione al cliente, andando in contenzioso con quest’ultimo, oppure farlo ma essere sottoposte a delle sanzioni a livello europeo. E’ una legge giusta ma vogliamo che possa essere applicata senza alcun problema, tutelando i diritti dei cittadini ma anche le normative internazionali e comunitarie”. Così Angela Raffa, deputata M5S, intervenuta in aula in discussione generale in merito al testo unificato delle proposte di legge A.C. 1091 e A.C. 1240, avente ad oggetto l'introduzione dell'articolo 1857-bis del codice civile e la modifica all'articolo 33 del codice del consumo, in materia di obbligo di contrarre e recesso della banca nei rapporti di conto corrente. In particolare, il testo prevede l'introduzione nel codice civile del nuovo articolo 1857-bis, il quale anzitutto prescrive in capo alla banca l'obbligo di stipulazione di un contratto di conto corrente con chiunque lo richieda, fermo restando l'obbligo di osservare le disposizioni nazionali ed europee in materia di contrasto del riciclaggio e del finanziamento del terrorismo. Si precisa che la banca è tenuta a comunicare l'eventuale diniego di stipula, derivante dall'osservanza delle norme antiriciclaggio ed antiterrorismo, motivandolo per iscritto, entro dieci giorni dalla richiesta di apertura del conto corrente. La medesima disposizione stabilisce, inoltre, in capo alla banca il divieto di recedere dal contratto di conto corrente, sia a tempo determinato sia a tempo indeterminato, in caso di saldi attivi, se non per garantire il rispetto delle norme antiriciclaggio ed antiterrorismo. “Un altro problema – aggiunge la parlamentare pentastellata – è che l’area di applicazione di questo provvedimento è ristretta solo alle banche, mentre noi avevano proposta di ampliarla a tutti gli intermediari finanziari, visto che ora ci sono anche le fintech che fanno contratti di conto corrente anche online. Limitare questa normativa solo alle banche potrebbe causare dei problemi di concorrenza. Ma le nostre proposte emendative – sottolinea Raffa – non sono state approvate dal governo e accettate dalla maggioranza: noi voteremo comunque a favore di questo provvedimento, perché lo condividiamo nel cuore e nell’intento ma speriamo che con i futuri provvedimenti si possano apportare queste migliorie, affinché la normativa possa essere efficace nella tutela della difesa dei cittadini”. (PO / Roc) ////
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