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DL SPETTACOLO, SBROLLINI (IV): RINVIO DI UN ANNO E MEZZO E’ PRESA IN GIRO

Roma, 24 lug - “Confermo la contrarietà a questo provvedimento perché ricordo che già fine 2022-2023 il Parlamento aveva dato un mandato al governo per finalmente chiudere questo tema del codice dello spettacolo. E ad arrivare ad avere un testo di legge serio che permettesse ad un mondo così strategico, ad un settore straordinario che ci invidiano in tutto il mondo, come quello appunto dello spettacolo, del cinema, un patrimonio culturale del nostro paese, di ottenere finalmente la tutela e la stabilizzazione di migliaia di posti di lavoro”. Così Daniela Sbrollini, senatrice di Italia Viva, dopo l’ok del Senato alla proroga a dicembre 2026 delle deleghe per la riforma del settore dello spettacolo. Nonostante le promesse, spiega la senatrice, “ancora una volta questo governo non ha nessun interesse sul tema della cultura: l'abbiamo visto anche ieri con università e ricerca, non sono mai state la priorità del governo Meloni, quindi si continua a girare e continuare a fare proroghe addirittura a dicembre 2026: un anno e mezzo senza dare nessuna tutela a questi lavoratori”. Il risultato, attacca Sbrollini, è sempre lo stesso: cioè che noi perdiamo talenti, invece di continuare ad investire. Penso alla danza, tutto lo spettacolo dal vivo. E sono persone, artisti che andranno inevitabilmente in altri paesi a portare avanti la loro straordinaria competenza e i loro talenti. Quindi è una vergogna, ancora una volta oggi noi ci sentiamo presi in giro perché questo testo di legge continuano a dire che è quasi pronto, che hanno bisogno ancora di confrontarsi col settore dello spettacolo, ma sappiamo che questo confronto si è interrotto già un anno fa”.  

(PO / Sis)

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