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WELFARE, MALAVASI (PD): SERVE LEGGE INCLUSIVA, NON VINCOLARE CAREGIVER A CONVIVENZA

Roma, 24 lug - "Questa mattina abbiamo raccontato l'esperienza di vita dei caregiver familiari, portando la voce dei fratelli e delle sorelle, per i quali relativamente alle patologie rare e alle disabilità abbiamo proposto il riconoscimento di una giornata nazionale il 31 maggio, per valorizzare il ruolo di queste persone invisibili, all'interno di contesti familiari molto complessi". Così Ilenia Malavasi, deputata Pd, che alla Camera ha promosso la conferenza stampa "Caregiver familiare: riconoscere il valore e garantire i diritti". La deputata – prima firmataria della proposta di Legge "Disposizioni per il riconoscimento e il sostegno dell’attività di cura e assistenza svolta dal caregiver familiare" (n. 1426), affidata agli inizi del 2024 alla Commissione Affari Sociali - sottolinea che "poiché anche i fratelli e le sorelle possono essere caregiver che accudiscono quasi per tutta la vita i propri fratelli e sorelle, abbiamo pensato di raccontare anche questo punto di vista: questo perché crediamo che oggi la legge sui caregiver abbia bisogno di uno sguardo ampio, per arrivare a un testo che riesca a raccogliere la pluralità della condizione di vita dei caregiver: oggi parliamo di circa 7-8 milioni di persone che quotidianamente assistono amici, familiari, genitori, figli, fratelli, in contesti di fragilità che hanno necessità di una figura di sostegno, ma a sua volta questa figura ha bisogno di supporto, di sollievo, di informazione, di formazione, di riconoscimento di competenze. Tutto ciò in famiglie sempre più fragili, anche perché spesso composte di un'unica persona, in contesti di vita in cui i caregiver non hanno la possibilità di andare a convivere con la persona che assistono, fattore che rischierebbe di essere anche una condizione discriminatoria, soprattutto per le donne che avrebbero un ulteriore carico sociale, a discapito anche di un'autonomia personale, lavorativa e del proprio progetto di vita". "L'obiettivo - sottolinea Malavasi - era quindi quello di raccontare un nuovo punto di vista, da un'angolatura diversa perché crediamo che vincolare la figura del caregiver alla convivenza all'interno dello stesso contesto abitativo, possa essere un ulteriore peso che rischia di compromettere il percorso di autonomia e di emancipazione delle donne. Serve per questi motivi una legge inclusiva, che dia equità e garanzie di parità, che riesca ad essere una legge di dignità e di civiltà per un Paese moderno come il nostro che da tempo aspetta una legge all'altezza della situazione". (PO / Roc) ////

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