Agenzia Giornalistica
direttore Paolo Pagliaro

Marco Rizzo,
''una biografia
di periferia''

Libri
Ogni settimana uno scaffale diverso, ogni settimana sarà come entrare in una libreria virtuale per sfogliare un volume di cui si è sentito parlare o che incuriosisce. Lo "Speciale libri" illustra le novità delle principali case editrici nazionali e degli autori più amati, senza perdere di vista scrittori emergenti e realtà indipendenti. I generi spaziano dai saggi ai romanzi, dalle inchieste giornalistiche, alla storia e alle biografie.

Marco Rizzo, <br> ''una biografia <br> di periferia''

"Una biografia di periferia non è un’operazione nostalgia. È un pugno allo stomaco per chi si ostina a credere che questo Paese funzioni ancora secondo un principio di realtà. È il ritratto di chi guarda il mondo di oggi e non lo riconosce più. Perché la realtà che ci scorre davanti è distorta e falsificata. È la fine della dignità, del merito, della coerenza". Così si legge nella descrizione dell'ultimo libro di Marco Rizzo, a cura di Enrico Maria Casini, disponibile su Amazon, che prosegue: "Un tempo le periferie erano fabbriche, piazze, bar, sudore, calcio e lotta politica. Oggi sono passerelle televisive per chi ci è nato, ci è cresciuto e non le riconosce più. Perché la periferia, nel mondo di oggi, deve essere raccontata con parole politicamente corrette, possibilmente in inglese. Deve diventare una categoria socioculturale, non più una condizione reale. Un set per videoclip, non un racconto di verità. In queste pagine non troverete il tono rassicurante delle autobiografie scritte su misura per piacere. Troverete invece la voce ruvida, precisa, dolorosamente vera di chi non si è mai adeguato. Un ragazzo cresciuto nel cemento, tra le cerbottane e le legnate, tra la curva e la classe operaia, tra un padre spezzato dal lavoro e una madre con il battipanni pronto. Un uomo che ha scelto di restare scomodo, mentre gli altri facevano a gara per sedersi ai tavoli giusti".
"Quando vedo Elly Schlein sfilare sul carro del Gay Pride, non provo rabbia, ma estraneità - sono le parole di Rizzo riportate nella descrizione del libro -. Quella non è la mia sinistra. Non è la sinistra da cui provengo. Il sovranismo popolare è la titolarità del popolo sul governo, al di fuori di ogni potere economico sovranazionale e di ogni struttura che intercede per noi. Se vuoi capire perché oggi parlo di sovranismo popolare, non c’è bisogno di cercare tradimenti o incoerenze. È tutto lì: è l’unico modo per unire di nuovo il ceto medio depauperato e la classe lavoratrice".




ALL AROUND: CONSIGLI DI LETTURA PER L'ESTATE

Con l’avvicinarsi delle vacanze estive, All Around propone una serie di letture centrate sul mare per intrattenere i nostri lettori e lettrici ovunque decidano di trascorrere l’estate, sotto l’ombrellone o in montagna, in casa o in campeggio, sempre in compagnia di un buon libro.
“Il sangue non è acqua” di Paolo Agaraff, ambientato sull’Isola di Mortorio in Sardegna, è una commedia grottesca che oscilla tra il giallo e l’incubo lovecraftiano. Sette lontani parenti vengono invitati alla lettura del testamento di un defunto zio, ignari che ben presto la loro
permanenza sull’Isola sarà sconvolta da inganni, violenza e morte, costringendoli a vivere un’esperienza che oltrepassa i confini della realtà.
“Effetto Portofino” di Donatella Alfonso e Giorgio Guerello descrive l’identità del piccolo borgo ligure andando oltre l’overtourism, il lusso e lo star system. Gli autori celebrano la capacità di Portofino e dei suoi abitanti di difendersi dall’assalto quotidiano del mondo dello
spettacolo, raccontando le iniziative e le sfide introdotte per tutelare la storia, il mare e l’ambiente e per rendere possibile un modo di fare turismo senza perdere l’anima. “Ritorno al Giglio”, da un’idea di Mario Giobbe, è un atto di amore per l’Isola del Giglio, un libro collettivo che raccoglie le voci e i racconti di vite che si intrecciano con la storia e le tradizioni dell’Isola. Al centro del racconto il mare, le persone e i colori, messi in evidenza dalle testimonianze degli autori che invitano a scoprire e riscoprire l’anima del Giglio attraverso il vissuto di chi ha avuto la fortuna di conoscerlo e amarlo profondamente. “Verso altri mari” è un’antologia che rende omaggio a Manuela Maggi, architetta e scrittrice
prematuramente scomparsa lo scorso anno. Il collettivo di scrittura Carboneria Letteraria, di cui Maggi faceva parte, ha messo insieme i racconti della scrittrice che più hanno saputo toccare l’anima dei lettori, riflessioni e pensieri legati al mare e alla memoria che hanno saputo esprimere
la profondità e la complessità del vivere. “Percorsi femminili in Sardegna” di Enza Plotino propone una serie di itinerari per scoprire
e rendere immortali ritratti e biografie di figure femminili che hanno segnato la storia dell’isola: da Adelasia di Torres a Grazia Deledda, da Julia Carta a Ninetta Bartoli. Una riscrittura femminile della storia di Sardegna in cui si intrecciano avvenimenti e si muovono donne che
hanno vissuto intensamente e hanno cambiato il corso di fatti e vite. La trilogia “Onda d’abisso” a cura di Andrea Angiolino e Alessandro Morbidelli raccoglie numerosi racconti di scrittori appartenenti al collettivo Carboneria Letteraria, e non solo. Avventura, mistero, paura e ignoto emergono nelle pagine, che si tingono di cupo sui litorali nostrani o esotici (Sponde), che affiorano al largo di mari e oceani di ogni dove (Superfici) e che
risalgono dal fondo degli oceani (Abissi). Infine, due volumi dalla collana “Storie di mare”, creata in collaborazione con il Corpo delle
Capitanerie di Porto – Guardia Costiera. “Sommersi nel blu” di Livio Nardò e Lucia Visca ripercorre le vicende storiche di tre aree archeologiche sommerse, il sito di Baia (NA), il porto etrusco di Pyrgi (RM) e la città fenicia di Nora (CA), e ne inquadra l’attuale destinazione a
vantaggio del turismo culturale subacqueo. “Incanto nel blu” di Marina Viola racconta le Aree marine protette presenti sul territorio
italiano e spiega tutte le iniziative che regolamentano le attività pericolose per l’ecosistema, le funzioni di vigilanza e controllo affidate al Corpo delle Capitanerie di Porto – Guardia Costiera nel pieno rispetto delle norme a protezione dell’habitat costiero e marittimo.



"IL DISCORSO DEL RABBIMO" di IGNAZIO VECA   


"Il Discorso del Rabbino. Storia del plagio alle origini dell'antisemitismo moderno" è il titolo del libro di Ignazio Veca, pubblicato dal Mulino.   
Una notte, in un vecchio cimitero ebraico, un gruppo di uomini si stringe attorno alla tomba di un maestro della Cabala. Parlano sottovoce. Il più vecchio, un Grande Rabbino — o così viene chiamato — espone un piano di conquista. Non una conquista qualunque: la presa del mondo intero. Nessuno sapeva dove si trovasse davvero quel cimitero, né quando fosse accaduta la scena, né tantomeno chi avesse potuto assistervi. Eppure, il racconto si diffuse. Più potente della storia. Più conveniente della realtà. E la finzione produsse effetti terribili. Parigi, luglio 1881. Su una rivista cattolica compare per la prima volta il Discorso del Rabbino, un testo che ben presto diventerà uno degli apocrifi cospirazionisti più diffusi tra Ottocento e Novecento. Questo documento fittizio offre al pubblico europeo un’idea sconvolgente: una macchinazione ebraica per conquistare il potere globale. Ma come è nato e si è diffuso questo mito pericoloso? Quali eventi storici e sociali hanno alimentato l’odio antiebraico sotto una nuova veste? E quale ruolo hanno avuto la stampa, la propaganda e le dinamiche politiche dell’epoca? Attraverso un’analisi rigorosa e appassionante, Ignazio Veca ci guida alla scoperta della storia di una delle più tenaci teorie del complotto, tra fonti autentiche e contraffazioni, verità storica e costruzione ideologica.

L'AUTORE. Ignazio Veca insegna storia contemporanea nell’Università di Pavia. Ha pubblicato «Il mito di Pio IX. Storia di un papa liberale e nazionale» (Viella, 2018) e «La congiura immaginata. Opinione pubblica e accuse di complotto nella Roma dell’Ottocento» (Carocci, 2019).


IL "GRANDE NILO"  RACCONTATO DA LORENZO BRACCESI   


Il fascino del Nilo è antichissimo. Il mistero di questo fiume, capace di attraversare il deserto e di donare vita e fertilità con le sue piene a un ambiente ostile, ha nutrito miti e immaginario della millenaria civiltà egizia. Con il tramonto dell’Egitto faraonico, i successivi conquistatori stranieri hanno cominciato ad andare alla ricerca delle sorgenti di questo fiume immenso, motivati dalla volontà di scoperta e di conquista. Prima i Persiani, dopo due secoli i Macedoni, poi i Romani e infine, per breve durata, i Palmireni: tutti i dominatori di turno, o coloro che aspirarono a esserlo, si cimentarono in spedizioni verso i deserti della Nubia e le oasi dell’alto Nilo. I nomi dei protagonisti di queste avventure sono di assoluto primo piano: da Cambise ad Alessandro, da Tolomeo Filadelfo a Cesare, da Augusto a Germanico, fino, da ultimo, a Nerone. Una passione che si riaccenderà solo molti secoli dopo, a seguito della spedizione di Napoleone e dell’apertura del Canale di Suez. Di questo fascino parla Lorenzo Braccesi nel saggio "Il grande Nilo.
Esploratori, turisti e conquistatori nell'antico Egitto", pubblicato da Laterza. Dietro a questi viaggi e queste spedizioni si nascondevano interessi molto concreti: il desiderio di controllare lucrose vie carovaniere, il proposito di sfruttare i fantastici giacimenti di oro e di pietre preziose delle regioni nubiane. Ma su tutto domina, necessario accessorio della propria gloria, la volontà di toccare mete mai prima da alcuno raggiunte in un’esplorazione fluviale del Meridione dell’ecumene.


L'AUTORE. Lorenzo Braccesi è stato professore ordinario di Storia greca nelle Università di Torino, Venezia e Padova. I temi della sua ricerca storica sono la colonizzazione greca, l’ideologia e la propaganda nel mondo antico, l’eredità della cultura classica nelle letterature moderne. Tra le sue più recenti pubblicazioni, Augusto. La vita raccontata da lui stesso (2013) e Ionios Poros. La Porta dell’Occidente (2014). Per Laterza è autore di: I tiranni di Sicilia (1998); I Greci delle periferie (2003); Guida allo studio della storia greca (2005); Sulle rotte di Ulisse. L’invenzione della geografia omerica (2010); Giulia, la figlia di Augusto (2012); Agrippina, la sposa di un mito (2015); Arrivano i barbari. Le guerre persiane tra poesia e memoria (2020).

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