Roma, 29 lug - Già “mesi fa” durante un sopralluogo nei territori di Suzzara, nel mantovano, dove c’è uno degli stabilimenti più importanti della Iveco, “aveva detto di fare attenzione, perché la crisi dell'automobile sta interessando anche quest'altro asset strategico. Oggi ci ritroviamo di nuovo con un ritardo di questo governo, e quello che Azione ha fatto è avere la capacità di vedere le cose che stanno arrivando e cercare di prepararsi: continuiamo a fare le nostre proposte al governo ma è evidente che a questo punto c'è un'emergenza che non può essere rimandata”. Così Elena Bonetti, presidente di Azione, in conferenza stampa sul caso Iveco, il gruppo italiano per il quale sarebbe in piedi una trattativa con l’indiana Tata. “Urso si è detto disponibile a venire in Aula, ma poi nulla di fatto e quindi a questo punto aspettiamo la risposta della Presidente del Consiglio – sottolinea Bonetti - Aggiungo una nota a margine: il piano industriale per l'Italia serve e serve con urgenza, e serve però un piano industriale che da una parte non faccia quello che il governo sta facendo, cioè rincorrere notizie sui giornali e mettere pezze da una parte e dall'altra in qualche modo”. Bonetti ricorda che “i sei miliardi e più del piano di Transizione 5.0 sono ancora congelati, per quanto riguarda la questione energetica non ci vogliamo associare a chi dice che oggi nel piano industriale italiano dobbiamo riconsiderare l'acquisto del gas di Putin: quando noi insistiamo sull’indipendenza energetica, sul tema del nucleare, lo facciamo proprio a tutela anche delle nostre imprese, ma soprattutto anche delle altre strategie di promozione della nostra competitività”.
(PO Sis)
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