Agenzia Giornalistica
direttore Paolo Pagliaro

CAMERA, SERVIZIO STUDI:
LA SITUAZIONE DEL PNRR

CAMERA, SERVIZIO STUDI: <BR> LA SITUAZIONE DEL PNRR

Da anni il Servizio Studi della Camera svolge, per la Commissione ambiente, territorio e lavori pubblici, un'attività di monitoraggio sullo stato di realizzazione delle infrastrutture strategiche e prioritarie. Dal 2010 l'attività di monitoraggio è svolta in collaborazione con l'Autorità nazionale anticorruzione e con l'istituto di ricerca CRESME (Centro ricerche economiche sociologiche di mercato nell'edilizia). Nel rapporto intermedio presentato questa mattina si fa il punto sullo stato di attuazione delle infrastrutture prioritarie della programmazione PNRR-PNC (il Piano nazionale per gli investimenti complementari che finanza interventi aggiunti a quelli del PNRR) con dati aggiornati al 31 maggio 2025. Il focus principale riguarda gli interventi nel settore dei trasporti, di competenza del Ministero delle infrastrutture e dei traspor-ti (MIT), inseriti nel PNRR e nel PNC. In particolare, l’analisi si concentra sulla variazione dei costi rispetto alla rilevazione di giugno 2024, sui finanziamenti disponibili, sulle caratteristiche della programmazione, osservate attraverso la ripartizione del costo per sistema infrastrutturale e ambito territoriale, lo stato di avanzamento e i tempi di realizzazione. Il primo dato riguarda Il nuovo costo delle infrastrutture prioritarie PNRR-PNC, rappresentato dai progetti finanziati con risorse anticipate al MIT, per un totale di 71,474 miliardi di euro. Con la nuova analisi si passa da un costo di 82,837 miliardi al 30 giugno 2024 a un costo di 71,474 miliardi, con una riduzione di 11,363 miliardi dovuta primariamente al definanziamento di alcuni progetti.
Escono dal perimetro PNRR-PNC alcuni lotti della nuova linea ferroviaria AV-AC Salerno-Reggio Calabria ai quali erano stati assegnati 9,4 miliardi di fondi PNC ma che in base all’aggiornamento 2024 al Contratto di Programma 2022-2026, non risultano confermati mentre l’opera risulta ora finanziata con altri capitoli di bilancio; il nuovo collegamento Palermo-Catania 2^ fase finanziabile in altro modo e il Nodo complessivo di Bari - Bari Nord, ai quali erano stati assegnati oltre 1 miliardo di fondi successivamente definanziati. I 71,474 miliardi di costi sono così suddivisi: 51 miliardi per il costo dei progetti PNRR. 17,8 per i progetti PNC e 2,7 per i cosiddetti i progetti bandiera del Fondo per lo Sviluppo e la Coesione 2021-2027. Al 31 maggio 2025 le disponibilità finanziarie ammontano a 65,769 miliardi di euro con un fabbisogno residuo di 5,705 miliardi. Secondo il Rapporto, le risorse disponibili consentono una copertura finanziaria pari al 92% del costo. Rispetto alle fonti di finanziamento, le risorse del fondo PNRR ammontano a 28,1 miliardi (il 43% delle disponibilità totali) di cui il 73,5% (circa 21 miliardi) è assegnato a progetti per investi-menti sulla rete ferroviaria. I restanti 7,4 miliardi (il 26,5%) sono assegnati ad altri progetti infrastrutturali.
Ammontano a circa 6,9 miliardi (10% delle disponibilità totali) le risorse del fondo PNC di cui il 40% (circa 2,7 miliardi) è assegnato a progetti per investimenti sui porti (rientrano in quest’ambito, tra gli altri, la nuova Diga di Genova, il potenziamento del porto di Trieste, interventi per l’elettrificazione delle banchine diffusi sul territorio). Altri 1,8 miliardi (26%) spettano a investimenti sulla rete stradale dei quali 883 milioni di competenza del Commissario straordinario per la sicurezza antisismica e il ripristino della funzionalità delle Autostrade A24 e A25, 450 milioni di competenza di ANAS e concessionari autostradali per il programma di monitoraggio tecnologico delle opere d’arte serventi la rete SNIT di primo livello, 300 milioni di competenza di Province, Città Metropolitane e Comitati Aree Interne per la manutenzione straordinaria delle strade delle aree interne e 190 milioni di competenza di ANAS per la rigenerazione viaria dei territori appenninici interessati dal sima del 2016; 1,7 miliardi (24%) spettano a investimenti sulla rete ferroviaria (oltre la metà sono destinati alla linea AV/AC Verona-Padova) e i restanti 669 milioni (36%) sono assegnati a interventi per il rafforza-mento delle linee ferroviarie regionali. Ammontano a circa 2,3 miliardi (4%) le risorse anticipate al MIT per il finanziamento di interventi bandiera e in questo gruppo rientrano i lotti 1 e 2 della Linea Roma-Pescara espunti dal PNRR.
Il costo complessivo al 31 maggio 2025 degli investimenti della programmazione PNRR-PNC sulla rete ferroviaria ammonta a circa 43,4 miliardi (il 61% del costo totale, il 65% al 30 giugno2024), con una disponibilità totale di 40,7 miliardi. ; 6,9 miliardi (9%) vanno a investimenti nei porti e interporti (accessibilità ferroviaria e stradale, aumento capacità portuale e elettrificazione banchine) e negli aeroporti (accessibilità ferroviaria degli aeroporti di Bergamo Orio al Serio, Brindisi, Trapani e Olbia e digitalizzazione dei sistemi aeroportuali). Nel rapporto è documentato anche il costo degli investimenti per infrastrutture idriche (sistema acquedottistico del Peschiera in provincia di Roma, Diga di Campolattaro in provincia di Benevento, Diga di Pietrarossa in provincia di Enna, dighe sui rii Olai e Govossai in provincia di Nuoro), per il sistema delle ciclovie turistiche nazionali e per la riqualificazione edilizia, impiantistica ed energetica del Palazzo di Giustizia di Milano.
Riguardo alla ripartizione territoriale del costo degli investimenti prioritari , 42,4 miliardi di investimenti, pari al 60% del totale nazionale (49% al 30 giugno 2024), vanno al Centro Nord (12 regioni), che rappresenta il 67% della popolazione e il 59% della superficie territoriale; 27,3 miliardi di investimenti, pari al 38% (48% al 30 giugno2024), al Sud e nelle Isole (8 regioni), che rappresentano il 33% della popolazione nazionale e il 41% della superficie territoriale; 1,7 miliardi di investimenti, pari al 2% (3% al 30 giugno 2024),per programmi e interventi, sulle reti ferroviaria e stradale e per la digitalizzazione di porti e aeroporti, non ripartibili a livello di macro area geografica. Un capitolo del rapporto è dedicato ai tempi di realizzazione delle infrastrutture prioritarie PNRR-PNC. Eccoli, in sintesi: 8,4 anni il tempo medio totale, dal CUP all’ultimazione dei lavori; 3,5 anni per una ciclovia, di cui 1,5 per l’esecuzione dei lavori; 13,4 anni per una infrastruttura ferroviaria, di cui 3,8 per l’esecuzione dei lavori. (30 LUG - pap)

(© 9Colonne - citare la fonte)