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BOLOGNA, 45 ANNI FA
LA STRAGE NEOFASCISTA

BOLOGNA, 45 ANNI FA <br> LA STRAGE NEOFASCISTA

E’ il 2 agosto 1980: alle 10.25, nella sala d'aspetto della seconda classe della stazione di Bologna Centrale, esplode un ordigno in una valigia abbandonata, uccidendo 85 persone e ferendone oltre 200. A quarantaquattro anni di distanza da uno degli atti terroristici più gravi del secondo dopoguerra, le sentenze hanno messo in luce la matrice neofascista della strage: il 23 novembre 1995 la Cassazione ha condannato all'ergastolo, quali esecutori dell'attentato, i terroristi dei Nar Giuseppe Valerio Fioravanti e Francesca Mambro (sempre dichiaratisi innocenti in merito alla strage). Nel 2007 Luigi Ciavardini, all'epoca dei fatti minorenne, è stato definitivamente ritenuto responsabile (con Fioravanti e a Mambro) di essere tra gli esecutori materiali della strage e condannato a 30 anni. Nel gennaio 2020 è stato poi condannato in primo grado per concorso nella strage l'ex terrorista dei Nar Gilberto Cavallini, sentenza divenuta definitiva nel gennaio 2025 in Cassazione. Per l’ex terrorista nero Paolo Bellini, infine,  l’1 luglio scorso la Cassazione ha confermato la condanna all'ergastolo come "quinto uomo" per la bomba in stazione, nell’ambito del processo cosiddetto "ai mandanti".  (Roc)

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