“Carissimi giovani, la nostra speranza è Gesù. È Lui, come diceva San Giovanni Paolo II, ‘che suscita in voi il desiderio di fare della vostra vita qualcosa di grande […], per migliorare voi stessi e la società, rendendola più umana e fraterna’ Teniamoci uniti a Lui, rimaniamo nella sua amicizia, sempre, coltivandola con la preghiera, l’adorazione, la Comunione eucaristica, la Confessione frequente, la carità generosa, come ci hanno insegnato i beati Piergiorgio Frassati e Carlo Acutis, che presto saranno proclamati Santi. Aspirate a cose grandi, alla santità, ovunque siate. Non accontentatevi di meno. Allora vedrete crescere ogni giorno, in voi e attorno a voi, la luce del Vangelo”. Così Papa Leone XIV, nell’omelia pronunciata alla messa conclusiva del Giubileo dei giovani a Tor Vergata, di fronte a un milione di ragazzi. “Vi affido a Maria, la Vergine della speranza - chiosa il pontefice - Con il suo aiuto, tornando nei prossimi giorni ai vostri Paesi, in tutte le parti del mondo, continuate a camminare con gioia sulle orme del Salvatore, e contagiate chiunque incontrate col vostro entusiasmo e con la testimonianza della vostra fede! Buon cammino!”.
”Cercando con passione la verità, noi non solo riceviamo una cultura, ma la trasformiamo attraverso scelte di vita. La verità, infatti, è un legame che unisce le parole alle cose, i nomi ai volti. La menzogna, invece, stacca questi aspetti, generando confusione ed equivoco", Così Papa Leone XIV, nella veglia di preghiera ieri sera al Giubileo dei giovani a Tor Vergata, dove è stato accolto da un milione di persone. “Cercate la giustizia, rinnovando il modo di vivere, per costruire un mondo più umano! Servite il povero, testimoniando il bene che vorremmo sempre ricevere dal prossimo!" è l’appello del pontefice ai giovani.
Sotto, la diretta dell'evento dall'elicottero della polizia: