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FEMMINICIDIO, SEMENZATO: OK A UNANIMITA' RELAZIONE SU ORFANI SEGNO MATURITA' ISTITUZIONI

Roma, 6 ago - "Innanzitutto abbiamo approvato all'unanimità la relazione sugli orfani di femminicidio, quindi nuovamente un provvedimento di buonsenso, di serietà, di maturità delle istituzioni sul tema della violenza di genere, su cui stiamo lavorando veramente un maniera puntuale. Un provvedimento che ha visto un anno di lavoro, attraverso il nostro strumento principe, quello delle audizioni: ne abbiamo fatte 23, ricordo sempre le oltre 230 ore di audizione svolte, perché la Commissione Femminicidio ha scelto di non dar limite alle audizioni, che hanno visto protagoniste le voci degli orfani di femminicidio, le loro storie personali di grande sofferenza ma anche di resilienza". Così Martina Semenzato, presidente della Commissione di inchiesta sul femminicidio, nel giorno in cui la commissione ha approvato all'unanimità la relazione sugli “Orfani di femminicidio”. "Audizioni - aggiunge Semenzato - che hanno riguardato le istituzioni sul tema, ma anche le tante associazioni che operano per aiutare queste famiglie colpite da un doppio lutto, in quanto si perde la madre ma anche la figura paterna, infatti gli orfani parlano spesso di 'ergastolo del dolore'. Quindi un'inchiesta robusta nella composizione e negli indirizzi, in quanto ci sono 15 punti di indirizzo per il legislatore e per tutti coloro che sugli organi di femminicidio operano nella nostra società. Ne dico qualcuno, come l'istituzione di un osservatorio nazionale per un'analisi puntuale dei numeri, che come sottolineo sempre sono 'testardi', quindi è necessario conoscerli per intervenire in maniera più sistematica". "Vengono indicati - sottolinea inoltre la parlamentare - interventi dal punto di vista psicologico, per aiutare sia gli orfani che le famiglie affidatarie. Poi abbiamo approfondito il tema finanziario, per me fondamentale, con un'analisi seria sui fondi, su come utilizzarli, agevolando quell'iter burocratico che nella maggior parte delle volte non viene conosciuto. E poi suggerimenti dal punto di vista normativo e sulla possibilità degli orfani di chiedere il cosiddetto diritto all'oblio per le loro informazioni. Riflessioni, quelle contenute in questa relazione, che spesso esulano dall'aspetto normativo e legislativo per abbracciare l'aspetto fondamentale, che è quello umano" conclude Semenzato. (PO / Roc) ////

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