Roma, 6 ago – "È stato un lavoro importante, condiviso, che ha visto molte audizioni anche direttamente di orfani di femminicidio e che ha voluto accendere un faro sulla solitudine nella quale spesso questi bambini e queste bambine devono vivere dopo il lutto drammatico che hanno subito". Lo ha dichiarato la presidente di Azione Elena Bonetti, commentando l’approvazione all’unanimità della relazione della Commissione d’inchiesta sul femminicidio dedicata agli orfani di femminicidio. "Perdere la madre per mano del padre, o del compagno, del marito – ha sottolineato – diventa un lutto ulteriore nella vita di queste bambine e di questi bambini. Al di là delle audizioni, però, si è fatto anche un passo avanti: non solo abbiamo ascoltato, ma abbiamo cercato di capire quali potessero essere le criticità sulle quali intervenire, anche alla luce di una normativa che negli ultimi anni ha fatto dei passi avanti importanti". Bonetti ha rimarcato la necessità "oggi di istituire un registro nazionale degli orfani di femminicidio, di cui non abbiamo precisa contezza, anche in coerenza con l'introduzione del reato di femminicidio. Questo è un passaggio normativo necessario per poter davvero supportare ogni singola situazione con strumenti adeguati". Un’altra urgenza, ha spiegato, è "quella di un ulteriore sostegno economico, che riguardi i singoli orfani di femminicidio e non semplicemente gli episodi, cioè la presenza di più figli. A ciascun figlio deve essere garantito equivalente sostegno economico". Bonetti ha inoltre evidenziato la necessità di intervenire "sull’asse di successione ereditaria e sull’ISEE dei nuclei affidatari, togliendo la parte della presenza che deriva dall'eredità del femminicidio". "La Commissione ha evidenziato tutte queste iniziative – ha concluso – non era quello il luogo per fare proposte normative, ma la convergenza e la condivisione che c'è stata mi auguro possano diventare la forza con la quale presentare emendamenti condivisi nei prossimi provvedimenti, a partire dalla legge di bilancio". La relazione approvata dalla Commissione contiene 15 obiettivi e proposte concrete: tra queste, oltre al registro nazionale, l’istituzione di una banca dati, un numero di pubblica utilità, la formazione specifica per gli operatori, l’integrazione dell’articolo 90-bis del codice di procedura penale, la semplificazione delle procedure per l’accesso ai fondi, il diritto alla deindicizzazione e l’estensione del supporto psicologico. In via di conclusione anche i lavori su diritto comparato, braccialetti elettronici e violenza economica.
(PO / Sis)
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