Agenzia Giornalistica
direttore Paolo Pagliaro

ECCO I DAZI DI TRUMP:
“MILIARDI PER GLI USA”

ECCO I DAZI DI TRUMP: <br> “MILIARDI PER GLI USA”

Dalla mezzanotte di Washington sono entrati in vigore i nuovi dazi introdotti dal presidente Donald Trump su decine di partner commerciali degli Stati Uniti. La nuova politica commerciale, di portata storica, arriva dopo mesi di minacce e negoziati, tra cui quello con l’Unione Europea chiuso con l’accordo sul prelievo al 15% sui beni importati dall’Ue. Trump ha salutato l’aumento delle tariffe sottolineando che miliardi di dollari in entrate fiscali affluiranno negli Stati Uniti, senza causare un’inflazione catastrofica o una recessione.

LE TARIFFE. Prima di giovedì, praticamente tutti i beni importati da qualsiasi paese erano soggetti a un dazio minimo del 10%. Ora le aliquote variano sostanzialmente da paese a paese. Le tariffe più alte sono imposte sui beni provenienti da Brasile (50%), Laos (40%), Myanmar (40%), Svizzera (39%), Iraq (35%) e Serbia (35%). Altri 21 paesi sono soggetti a dazi superiori al 15%. Tra questi figurano diversi paesi dai quali gli Stati Uniti dipendono fortemente per una varietà di beni, come il Vietnam (20%), l’India (25%), Taiwan (20%) e la Thailandia (19%). Oltre a Canada e Messico, tutti gli altri paesi dai quali gli Stati Uniti importano beni continueranno a essere soggetti a un dazio minimo del 10%, con alcune eccezioni. I beni provenienti da Messico e Canada sono esenti dai dazi se conformi all’accordo di libero scambio USA-Messico-Canada. In caso contrario, i beni dal Messico sono soggetti a dazi del 25%, mentre quelli dal Canada sono soggetti a dazi del 35%, in aumento rispetto al precedente 25%. (Caf - 7 ago)

(© 9Colonne - citare la fonte)