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direttore Paolo Pagliaro

GAZA, MSF: VIOLENZE
NEI SITI DI DISTRIBUZIONE

GAZA, MSF: VIOLENZE <br>NEI SITI DI DISTRIBUZIONE

"A Gaza, nei siti di distribuzione della Gaza Humanitarian Foundation (GHF) sono in corso violenze mirate e indiscriminate da parte delle forze israeliane e dei contractor americani contro la popolazione palestinese costretta alla fame". È quanto emerge dall'analisi dei dati medici e delle testimonianze di pazienti e personale sanitario nelle cliniche di Medici Senza Frontiere (MSF) ad Al-Mawasi e Al-Attar, pubblicati nel nuovo rapporto di MSF "Non sono aiuti umanitari ma uccisioni orchestrate"."I centri di distribuzione gestiti dalla GHF, e sostenuti dal governo degli Stati Uniti, sono diventati una trappola mortale. Chiediamo che questo sistema letale venga immediatamente smantellato e sostituito con un meccanismo indipendente di distribuzione degli aiuti umanitari, sotto il coordinamento delle Nazioni Unite" afferma Monica Minardi, presidente di MSF. "Ci appelliamo al governo italiano e al Ministro degli Affari Esteri Antonio Tajani affinché questa inaccettabile situazione sia affrontata con determinazione nei rapporti diplomatici con il governo israeliano, richiedendo l'urgente ripristino di un sistema di distribuzione degli aiuti realmente volto a soccorrere, e non a massacrare, la popolazione civile".

In sette settimane, tra il 7 giugno e il 24 luglio 2025, 1.380 feriti - tra cui 28 morti - sono arrivati nelle cliniche di MSF di Al-Mawasi e Al-Attar, nel sud di Gaza e vicine ai siti della GHF. Tra loro anche 71 bambini con ferite da arma da fuoco, di cui 25 avevano meno di 15 anni. C'erano anche un bambino di 12 anni colpito da un proiettile all'addome, e 5 bambine - tra cui una di soli 8 anni con una ferita da arma da fuoco al torace. Non avendo alternative per procurarsi il cibo, le famiglie spesso sono costrette a mandare bambini e ragazzi essendo gli unici della famiglia fisicamente in grado di affrontare il viaggio."Bambini colpiti al petto mentre cercano di procurarsi del cibo, persone schiacciate o soffocate dalla calca, intere folle brutalmente uccise da colpi d'arma da fuoco nei punti di distribuzione: nei quasi 54 anni di attività di MSF, raramente abbiamo assistito a simili livelli di violenza sistematica contro civili disarmati" continua Minardi di MSF. "I centri di distribuzione della GHF, che si presentano come un sistema di aiuti umanitari sono in realtà un laboratorio di crudeltà. Tutto questo deve finire immediatamente".

Da una prima analisi delle ferite da arma da fuoco riportate dai pazienti arrivati alla clinica di Al-Mawasi, è emerso che l'11% delle ferite era localizzato tra testa e collo, mentre il 19% interessava torace, addome e schiena. Chi è arrivato, invece, dal centro di distribuzione di Khan Younis ha riportato molto più spesso ferite agli arti inferiori. La precisione anatomica e la tipologia ricorrente di queste ferite suggeriscono con forza che le persone sono prese intenzionalmente di mira all'interno e nei pressi dei centri di distribuzione, escludendo la possibilità che si tratti di colpi sparati in modo accidentale o indiscriminato."Ci stanno massacrando. Io sono stato ferito forse 10 volte. Ho visto queste scene con i miei occhi: ero circondato da cadaveri, ce n'erano circa una ventina intorno a me. Tutti colpiti alla testa o allo stomaco" racconta Mohammed Riad Tabasi, un paziente in cura presso la clinica MSF di Al-Mawasi. A maggio, le autorità israeliane hanno tentato di smantellare la risposta umanitaria dell'ONU, sostituendola con un sistema militarizzato di distribuzione di cibo gestito dalla GHF. Tutti e 4 i centri della GHF si trovano in aree sotto pieno controllo militare israeliano e sono "protetti" da contractor americani armati.

La GHF, sottolinea MSF, è stata presentata dai governi israeliano e statunitense come una "soluzione innovativa", una presunta risposta alle loro affermazioni mai dimostrate che gli aiuti umanitari non arrivano alla popolazione e all'accusa infondata del fallimento dell'ONU. In realtà, questi siti di distribuzione della GHF non sono altro che un meccanismo letale, volto a istituzionalizzare la strategia israeliana per affamare la popolazione di Gaza iniziata il 2 marzo, con l'assedio totale della Striscia come parte della loro campagna genocida. Questo sistema tenta di privare le persone della loro dignità. Inoltre, le équipe di MSF hanno curato in 7 settimane 196 pazienti rimasti feriti in seguito a scontri scoppiati tra le persone nei siti di distribuzione della GHF. Tra loro c'erano anche un bambino di 5 anni con gravi ferite alla testa e una donna morta per asfissia, probabilmente schiacciata dalla folla. Le persone che riescono a procurarsi del cibo spesso corrono il rischio di essere derubate da altre persone affamate. Ai team medici di MSF è stato richiesto di aggiungere un nuovo acronimo al registro dei pazienti: BBO - Beaten By Others (colpito da altri) in riferimento a persone rimaste ferite nella calca o picchiate e derubate delle loro provviste subito dopo averle ricevute. Per MSF "è una disumanizzazione orchestrata a tavolino". 

"Il 1° agosto, lo stesso giorno in cui l'inviato speciale degli Stati Uniti in Medio Oriente ha visitato i siti della GHF, il quindicenne Mahmoud Jamal Al-Attar è stato ucciso nei pressi del sito del GHF di Al-Shakoush mentre cercava di procurarsi del cibo. È arrivato alla clinica di MSF di Al-Mawasi dopo essere stato colpito al petto" afferma Aitor Zabalgogeazkoa, coordinatore dell'emergenza di MSF a Gaza. "Nelle nostre cliniche arriva solo una parte delle persone uccise e ferite in questi siti. L'uccisione dei bambini non può essere definita in altro modo se non intenzionale. Nonostante le condanne e le richieste di smantellare questo sistema, l'inazione globale per fermare la GHF è sconcertante". Anche nel periodo non analizzato nel rapporto di MSF, tra il 27 luglio e il 2 agosto, nelle cliniche Al-Mawasi e Al-Attar di MSF sono state curate altre 186 persone ferite nei siti della GHF da schegge, ferite d'arma da fuoco, aggressioni e accoltellamenti. Due di loro sono morte. Il 3 agosto sono arrivate altre 3 persone ferite, una con colpi di arma da fuoco al collo e due persone con colpi alla testa. MSF chiede che il sistema di distribuzione della GHF sia smantellato immediatamente, che sia ripristinato il meccanismo di coordinamento degli aiuti umanitari delle Nazioni Unite e invita i governi, in particolare quello degli Stati Uniti, e i donatori privati a sospendere ogni sostegno finanziario e politico alla GHF. (red - 7 ago)

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