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UCRAINA, BREMMER:
PUTIN VUOLE ISOLARE UE

UCRAINA, BREMMER: <BR> PUTIN VUOLE ISOLARE UE

“Bisogna capire che difficilmente ci sarà una fine delle ostilità in Ucraina. Non interessa a Putin, e Kiev non può rinunciare alla posizione che ha tenuto finora”, “il vero obiettivo di Putin è convincere Trump che la responsabilità per la guerra sia di Zelensky”. Lo afferma in una intervista a La Stampa Ian Bremmer, presidente del think tank statunitense Eurasia Group, in vista del vertice in Alaska. Dietro il quale, a suo dire, si cela un tentativo di Mosca di guadagnare tempo: “Se mostra una certa flessibilità su alcuni punti negoziali - anche se gli ucraini con ogni probabilità non li accetteranno - può creare l'impressione di voler fare progressi, distogliendo l'attenzione dalle operazioni militari in corso”. Inoltre sottolinea che “la disponibilità di Putin a recarsi negli Stati Uniti è deferente verso Trump. È quasi iconico, dato che per Trump questa è una peculiarità caratteriale che lo rende vulnerabile e che può essere sfruttato. Questo gesto non è solo un mero cerimoniale. È una mossa pensata per guadagnare credito personale con Trump”. Ma “l'imprevedibilità di Trump è significativa, come sappiamo”. Secondo l’analista “l'obiettivo di Putin è duplice: respingere la minaccia di tariffe doganali da parte di Trump e incrinare i rapporti tra Washington e le capitali europee. È una strategia che avrebbe avuto più chance qualche mese fa, quando il fronte europeo era meno coeso. Oggi l'Europa ha rafforzato il sostegno a Kiev, ma il Cremlino ritiene comunque utile provarci. E lo farà”. Quanto conta oggi l'Europa nel mantenere l'equilibrio del conflitto? “Oggi molto più di prima. L'Ucraina può continuare a combattere anche senza il sostegno diretto degli Stati Uniti, grazie al fatto che l'Europa ha aumentato il proprio impegno. Questo significa che Trump non ha più la leva sufficiente per imporre un accordo o costringere Kiev a capitolare, come invece lasciato intendere in campagna elettorale. L'Ucraina non è da sola” ma “Kiev non ha il numero di uomini necessario per mantenere indefinitamente le proprie linee difensive. Putin lo sa bene, ed è uno dei motivi per cui non ha alcun interesse a un cessate il fuoco: sa che il tempo gioca a suo favore”. (12 ago - red)

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