Agenzia Giornalistica
direttore Paolo Pagliaro

UCRAINA, CARD. ZUPPI:
PACE SUBITO MA GIUSTA

UCRAINA, CARD. ZUPPI:  <BR> PACE SUBITO MA GIUSTA

“L’Ucraina non è un oggetto, ma un soggetto. E in un tavolo di trattativa per la pace nessun soggetto dovrebbe essere escluso e tenuto fuori” e “tra Ucraina e Russia c'è bisogno di una pace immediata, ma che sia una pace giusta”. Lo afferma il cardinale Matteo Zuppi, presidente della Conferenza Episcopale italiana, parlando del vertice in Alaska in una intervista al Mattino, in occasione di una sua visita a Castel Volturno a dei ragazzi giunti da zone del conflitto.  Papa Francesco le aveva affidato un mandato come inviato speciale per il fronte ucraino-russo. Papa Leone XIV ha fatto lo stesso, le è stato confermato? “Continuo a occuparmi della sorte dei bambini coinvolti negli scontri, dei prigionieri di guerra, del rimpatrio delle salme dei soldati caduti. Il mio impegno è di carattere umanitario e in quanto tale non cesserà finché ci saranno ostilità e belligeranza nell'area. Finché ci saranno fragili che subiscono sofferenze, e sarà sempre a servizio dei più indifesi”.  E aggiunge: “Traggo ispirazione dai bambini e dai ragazzi. Loro coltivano istintivamente sogni e speranze. Sono gli adulti, poi, a spegnerle. E non possiamo consentirlo. I ragazzi non hanno il desiderio di scontrarsi con il prossimo, vogliono solo vivere liberi. I giovani sono portati in modo naturale ad avere il desiderio di vedere le stelle, gli adulti gli mostrano il buio”, “la guerra ti porta a vedere tutto nero, ti intristisce l'animo. In ogni volto di questi ragazzi ho rivisto finalmente la pace. Si è allontanato il buio che creano gli scontri e si sono accesi i colori. Sono felice e fortunato di aver incontrato questi ragazzi, da cui ho tratto molto coraggio”, “dobbiamo fare ogni sforzo per far tornare la pace in quei luoghi, e in ogni altra parte del mondo, magari mandando loro anche dell'ottima mozzarella di bufala di Castel Volturno, che so essere molto buona in questo territorio. Dobbiamo puntare al bello per sconfiggere il brutto”.  Si è sentito di recente con il cardinale Pizzaballa, patriarca di Gerusalemme, per la drammatica situazione a Gaza? “Siamo in contatto costante. Non ci siamo sentiti proprio negli ultimi giorni, ma seguiamo con attenzione anche le atroci sofferenze della popolazione di quella parte del mondo, che sono anche le nostre”. (13 ago - red)

(© 9Colonne - citare la fonte)