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DANIELI: DA CITTADINANZA E ASSISTENZA SANITARIA, ECCO COSA HA FATTO IL GOVERNO

DANIELI: DA CITTADINANZA E ASSISTENZA SANITARIA, ECCO COSA HA FATTO IL GOVERNO

Roma, 5 mar - Nel corso dell’Assemblea plenaria del Consiglio Generale degli Italiani all’Estero che si è riunito questa mattina alla Farnesina, il viceministro degli Esteri con delega per gli italiani nel mondo Franco Danieli ha illustrato i provvedimenti assunti dal governo per quanto riguarda i nostri concittadini all’estero: “La caduta del governo ha provocato l’interruzione della legge che prevedeva la distribuzione di un assegno di solidarietà ai connazionali indigenti oltre i 65 anni residenti all’estero.  Si tratta di un grave problema per i nostri connazionali – ha spiegato – noi rispondiamo a questo problema con l’introduzione in forma automatica e semplificata di 9 milioni e mezzo di euro a circa diecimila connazionali indigenti residenti nei paesi latino-americani. Non si tratta proprio dell’assegno di solidarietà ma gli somiglia molto. Un secondo tema -  ha continuato Danieli - è quello dell’assistenza sanitaria: abbiamo completato in molti paesi la formula garantita da un’assicurazione e recentemente abbiamo dato il via libera ad alcuni progetti in questa direzione a Rio de Janeiro e stiamo aspettando delle risposte da Marocco, Egitto, Tunisia, e Cile per attivare anche in questi paesi delle polizze.” Un terzo intervento, ha spiegato Danieli, ha riguardato la cittadinanza: “Spesso i connazionali impiegano anni per ottenerne il riconoscimento. Per dare una risposta alle loro difficoltà abbiamo costituito una task force con 50 persone in più sulla rete all’estero, 25 impiegate stabilmente nelle commissioni lunghe. Il 1 settembre entreranno inoltre 150 contrattisti a tempo indeterminato e alcune migliaia di digitatori. L’obiettivo è quello di smaltire in due anni l’arretrato di un milione di pratiche di cittadinanza”. Il vice ministro ha inoltre rivolto un invito ai rappresentanti diplomatico–consolari: “Chi ricopre questo incarico – ha detto - non deve essere coinvolto nella campagna politica, ma mantenere un atteggiamento super partes”.

(Cat)

 

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