“‘Noi romani semo tutti Rugantini, tutti co la voja de sembrà duri, gente che ce sanno fa'’. E' questa la filosofia dello spettacolo che ruota intorno a Roma e alle sue tradizioni. Noi romani abbiamo voglia di rugare: ovvero di gridare, protestare, essere strafottenti, di andare contro qualcosa. Ma è questa città che te lo chiede: a Roma ogni giorno devi inventarti qualcosa. Un parcheggio, una strada. Ogni giorno c'è una manifestazione, ogni giorno il caos. Così riscopriamo la ruganza ovvero l' arroganza". Enrico Brignano racconta così il suo "Rugantino". L' attore romano, infatti, vestirà nuovamente i panni del giovane spaccone della Roma papalina del XIX secolo protagonista della commedia musicale realizzata da Garinei e Giovannini con le musiche di Armando Trovajoli. Lo spettacolo - rappresentato per la prima volta al Teatro Sistina di Roma il 15 dicembre 1962 - torna in scena da domani e fino al 9 febbraio allo stesso Sistina che Brignano definisce "l' icona della Broadway italiana": "Si tratta di un nuovo debutto - dice Brignano - dopo tre anni è cambiato il cast, sono cambiati i tempi ma non è cambiato l' entusiasmo dello spettacolo che regala a chi lo interpreta sempre nuove e grandi emozioni" spiega l' attore. Rugantino è uno spettacolo che ha fatto il giro del mondo: uno spettacolo storico ma non vecchio, anzi, sempre più attuale con quella voglia di divertire e commuovere, con i suoi personaggi in bilico tra mascalzonaggine e bontà, simpatia e boria. "In scena - racconta ancora Brignano - scene e costumi originali firmati da Giulio Coltellacci". Dopo lo straordinario successo dell' edizione 2010 con oltre 130.000 spettatori Rugantino torna, infatti, in scena con il volto, la voce e la verve di Enrico Brignano. Accanto a lui un cast importante nei 20 ruoli e nei 20 solisti: "Questa storia ha più di 50 anni ma ancora conquista - dice Brignano - è una tragicommedia con un finale emblematico. E' uno spettacolo vivo nonostante ' Rugantino' sia Eros e Thanatos insieme. ' Rugantino' porta con sé storia, cultura. Intende divulgare la tradizione di Roma e la romanità. Una Roma che non dovrebbe far parlare di sé per le baby squillo o le manifestazioni ma una Roma che dovrebbe essere conosciuta per la sua storia e cultura millenaria". E in questa "romanità" Brignano ha coinvolto l' intero cast a cominciare dalle bella Rosetta, interpretata dalla napoletana Serena Rossi e dal siracusano Vincenzo Failla che vestirà i panni di Mastro Titta. "E' la sonorità quello che conta" spiega Brignano che è pronto ad incontrare il pubblico desideroso di ascoltare canzoni che hanno fatto il giro del mondo: "Roma nun fa la stupida stasera", "Ciummachella", "Tirollallero". "Rugantino" dopo la tappa romana approderà a Milano al Teatro degli Arcimboldi - dal 2 al 13 aprile - poi sarà dal 1° al 4 maggio a Firenze al Teatro Verdi e, infine volerà Oltreoceano: dall' 11 al 15 giugno "Rugantino" sarà infatti a New York al New York City Center per festeggiare i 50 anni della prima rappresentazione a Broadway nel 1964. "A New York - conclude l' attore romano - festeggeremo nel migliore dei modi una lunga avventura che sta per iniziare: festeggeremo il trasloco di ' Rugantino' e siamo sicuri che la romanità sarà apprezzata e capita. Le grandi sonorità sanno emozionare e vanno al di là del linguaggio stesso". (13 nov - PO/ Gil)
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