Napoli, 9 apr – Nel castello di Raffaele Cutolo si insegna come
gestire gli immobili confiscati alla criminalità organizzata. La legge – anche quella
del contrappasso - ha destinato il Castello Mediceo di Ottaviano, un tempo di proprietà
di uno dei più feroci boss della camorra, al master in “Valorizzazione e
gestione dei beni confiscati alla criminalità organizzata”, attivato
dall’Università del Sannio: i moduli didattici di Statistica ed Economia criminale,
oltre ad alcuni seminari, si svolgeranno presso l’antica residenza della
famiglia dei Medici, finita nel patrimonio della delinquenza organizzata,
confiscata negli anni Novanta dallo Stato e assegnata al Comune di Ottaviano
che l’ha concesso in parte all’ente parco nazionale del Vesuvio, il quale, a
sua volta, lo adibisce ad attività culturali. L’intenzione dell’Università e
del Comune di Ottaviano è quella di stringere il legame dell’iniziativa
formativa con il territorio, dove ha inciso fortemente il fenomeno
delinquenziale, e di utilizzare, simbolicamente, il Castello per la formazione
di manager in grado di accrescere, per la comunità, la fruibilità dei beni
appartenuti alla criminalità organizzata, arricchendola con attività
imprenditoriali gravide anche di significato sociale. La presenza nel Castello
Mediceo, in un bene confiscato alla criminalità, vuole rimarcare, dunque, per
l’Università del Sannio, l’Associazione Libera e
(Grm)
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