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direttore Paolo Pagliaro

Brignano approda al Sistina con il suo "Evolushow"

Teatro
Dai palchi più prestigiosi agli spettacoli di provincia, lo "Speciale teatro" presenta ogni settimana le novità in cartellone in giro per l'Italia. Tra classici della commedia e della tragedia, opere, One man show, cabaret e "prime", le rappresentazioni teatrali vengono anticipate attraverso una descrizione sintetica dello spettacolo, della sua scenografia e dei suoi autori e interpreti, oltre a un piccolo vademecum con le date e gli orari.

BRIGNANO APPRODA AL SISTINA CON IL SUO “EVOLUSHOW”

Dopo il successo di Rugantino, spettacolo che ha vinto in Italia il biglietto d’Oro 2013-2014 (concludendo il tour a New York sul palco del New York City Center a Broadway) Enrico Brignano torna, per ben due mesi, sul palco del Teatro Sistina dal 27 gennaio con il nuovo spettacolo “Evolushow”, che attraverso l’evoluzione dei comportamenti arriverà a descrivere il nostro rapporto ormai vitale con la tecnologia. Il comico romano racconterà millenni di storia, dal paradiso terrestre al digitale terrestre, dalla mela di Adamo alla mela di Jobs, dal fossile al missile. Lo show, che si avvale di una scenografia tecnologicamente avanzata, rappresenta una sorta di viaggio attraverso l’evoluzione, attraverso un cambiamento inevitabile. “Il titolo è abbastanza esaustivo – dichiara Brignano – lo spettacolo parla dell’evoluzione umana che è poi l’evoluzione stessa dello spettacolo. Si tratta però pur sempre di commedia, qualcosa che ci aiuta a ridere perché è questo che deve fare lo spettacolo in un momento storico così difficile”. “Quando devo spiegare in cosa consisterà uno spettacolo – aggiunge Brignano – sono solito dire quali sono le cose di cui non parlerò: ebbene non parlerò di politica perché non ho intenzione di rovinare la serata al pubblico e a me stesso; non parlerò di economia perché se ne parla fin troppo e sarebbe noioso; e non parlerò neppure di sanità, perché in Italia se ne parla sempre male e sarebbe come sparare sulla Croce Rossa”. “Lo show – racconta Brignano – parla di noi e della nostra evoluzione attraverso la medicina, la scienza e le teorie darwiniste, offrendo anche una serie di dati quantitativi, che mettono insieme sacro, profano e faceto. La domanda che dovremmo porci, arrivati a questo punto del nostro viaggio, è ‘siamo veramente la cosa più evoluta su questo pianeta che tanto maltrattiamo?’”. In “Evolushow” Brignano torna a ripercorrere la strada a lui più congeniale, quella del rapporto diretto con il pubblico in uno show che lui stesso ha definito “un soliloquio, uno sproloquio con il pubblico in mezzo al quale scendo, ad esempio, per spiegare la follia dei selfie”.

A MILANO “OTELLO” DIRETTO DA LO CASCIO

Un Otello scarnificato, ridotto a quattro personaggi: il condottiero, l’alfiere, Desdemona, ai quali si aggiunge l’invenzione di un soldato che si fa narratore, coscienza critica, coro. A partire da Shakespeare un altro Otello. La lingua italiana e quella siciliana si fronteggiano a colpi di endecasillabi nel testo riscritto e diretto da Luigi Lo Cascio, che sceglie per il ruolo del titolo Vincenzo Pirrotta e riserva per sé quello di Iago. Con loro sul palco Valentina Cenni e Giovanni Calcagno. Il plot dello spettacolo, in scena fino al 1 febbraio al Piccolo Teatro Strehler di Milano, si presenta modificato a partire dalla sequenza temporale: la tragedia di Otello è già compiuta. E ciò che lo ha condotto al compimento del suo atto scellerato non è dovuto alle implicazioni che derivano dal colore nero della pelle. Ma da quella differenza fondamentale che talvolta, invece di generare un incontro tutto da costruire in virtù del desiderio, spalanca un varco da cui può irrompere un odio smisurato. È la differenza tra uomo e donna.

 

“SHAKESPEARE E SANGUE” IN SCENA A TESTACCIO

L’attore e doppiatore Stefano Mondini torna al Teatro Testaccio di Roma. Dopo aver portato in scena lo scorso anno “Quell'estate”, dal 28 gennaio all’8 febbraio ripropone un testo che già nel 2009 ha riscosso un gran successo di pubblico: “Shakespeare e Sangue”. Sul palcoscenico tre attrici, dirette dallo stesso autore, Francesca Tardio, Carlotta Guido, Sophia de Pietro. Una storia ambientata nei giorni nostri ma che, al contempo, contiene le storie scritte da William Shakespeare. Due donne, Kelly e Kate, in fuga dopo aver rubato una partita di droga si rifugiano in uno stabile abbandonato di New York. Una di loro è ferita, sono ricercate dalla polizia per aver ucciso due spacciatori, e dal boss dei boss al quale hanno rubato la droga, il sanguinario Vinnie. Chiedono aiuto a Mary, amica di Kelly, che venuta a conoscenza della gravità di quello che hanno fatto spiega loro, attraverso i personaggi di Shakespeare, quanto è spietato e assetato di sangue Vinnie, il quale farà di tutto per far pagare loro lo sgarbo subìto. Attraverso le loro storie si viaggia tra i meandri della parte oscura dell'animo umano. Tradimenti, violenza, adrenalina, al femminile a significare che la parte oscura è ovunque.

 

IL “FALSTAFF” DEL REGIO DI PARMA IN OMAN CON ACCADEMIA SCALA

Si sono da poco ultimate sul palco del Teatro Regio le prove di Falstaff: l’allestimento creato da Stephen Medcalf per il Festival Verdi 2011, con le scene e i costumi di Jamie Vartan, è stato scelto dall’Accademia della Scala per il debutto il 29 e 30 gennaio alla Royal Opera House di Muscat, inaugurata in anteprima nel 2011 proprio dal Teatro Regio con Rigoletto di Pierluigi Samaritani. Per questa tournée l’Accademia della Scala, ha voluto insieme alla sua Orchestra il Coro del Teatro Regio, che torna così a calcare le scene dell’Opera del Sultanato dell’Oman. “Questa nuova sfida - raccontano i rappresentanti del Coro di Parma - si aggiunge ai tanti impegni che oggi, come nel passato, vedono il nostro Coro protagonista, in Italia e all’estero, di prestigiose produzioni. La nostra attività prosegue senza soluzione di continuità grazie anche a una fitta rete di rapporti costruita negli anni e a un accurato lavoro di promozione che ci permette di portare il nome del Teatro Regio e di Parma nel mondo. La fine del 2014 ci ha visto protagonisti insieme al Coro dell’Opéra de Monte Carlo in Roméo et Juliette e nel mese di marzo, prima di tornare sul palcoscenico del nostro Teatro per L’elisir d’amore, saremo ospiti dell’Orchestra Nazionale della Rai per Les pêcheurs de perles”. “L’Accademia Teatro alla Scala - spiega Daniele Borniquez, responsabile del dipartimento Musica dell’Accademia - prosegue nella feconda collaborazione col Teatro Regio di Parma,‎ con il quale ha celebrato il Bicentenario della nascita di Giuseppe Verdi con lo storico Falstaff di Busseto. In tale occasione si sono poste le basi per la prosecuzione dell’esperienza, riproponendo ora la produzione del Regio andata in scena al Teatro Farnese di Parma presso la Royal Opera House di Muscat, teatro emergente in area medio-orientale, presso il quale l’Accademia e la sua Orchestra si sono più volte esibite. Prosegue così la collaborazione con le maestranze tecniche del Teatro Regio di Parma e il suo Coro, ottimamente guidato dalla mano esperta di Martino Faggiani. Protagonisti in scena di questo Falstaff saranno giovani cantanti solisti, con Piero Terranova nel ruolo del titolo, diretti dal Maestro Pietro Mianiti, Direttore principale dell’Orchestra dell’Accademia”. L’impegno del Teatro Regio in Oman segue quello al Palau de las arts Reina Sofia di Valencia dove lo scorso novembre è andata in scena Manon Lescaut nell’allestimento di Stephen Medcalf e precede il debutto di Rigoletto di Pierluigi Samaritani al Teatro dell’Opera Nikikai di Tokyo il 19 febbraio.

 

I “FUMBLES” ALLA CONQUISTA DI MILANO E ROMA

Uno spettacolo live che andrà in scena a Milano e poi a Roma. È “Fumbles”, il family show in cui la folle Sara Spelling interagisce sul palco con una enorme schermata interattiva (la sua “home page”), che altro non è che la sua effettiva abitazione. Tra schermo e elementi scenici in 3d Sara dà la caccia ai Fumbles, buffi personaggi che sembrano passare dallo schermo agli elementi reali della scenografia. Il family show, che andrà in scena a Milano il prossimo 31 gennaio alle 15.30, racconta il mondo fantastico di Fumbleland dove se un bambino commette un errore di Spelling nasce un Fumble, un esserino dispettoso e impertinente che ossessiona la maestra Mrs Spelling. Dai quaderni e mobile devices dei bambini emergono dunque HairPlane, l’aereo capellone, RainCow, la mucca da pioggia, PoliceCan, il poliziotto lattina, e tanti altri. I fumbles si nascondono addosso alla maestra e finiscono con il seguirla fino a casa. Per correggere i compiti dei suoi allievi, Mrs Spelling è dunque costretta a lanciarsi in vorticose e spericolate “cacce ai Fumbles” per convincere gli scellerati a restituire le lettere sbagliate e a indossare quelle giuste. Fumbles è un progetto di edutainment che, attraverso vari progetti, aiuta a imparare l’inglese integrandosi perfettamente con il linguaggio dei bambini nativi digitali (Fumbles the App), ma che al tempo stesso dà loro la possibilità di apprezzare l’impatto emotivo del miglior teatro d’attore “live” (Fumbles on stage); la possibilità di agire in prima persona giocando, cantando e recitando con i fumbles (Fumbles Playroom) e naturalmente di appassionarsi e affezionarsi al popolo dei fumbles tramite la serie tv (Fumbles on Tv) che ha debuttato sul canale 623 di Sky, DeaJunior, lo scorso 6 gennaio. Dopo Milano, il family show sarà a Roma, al Teatro Brancaccio l’8 marzo alle 11.30 e in replica per le scuole il 26 marzo alle 11.

 

 

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