(9 ottobre 2015) E’ il maggio del 1978 quando il Parlamento italiano approva la legge 180, meglio nota come legge Basaglia, da Franco Basaglia, l’uomo che ha chiuso i manicomi nel nostro Paese. Li ha chiusi restituendo dignità umana a chi fino ad allora, se aveva una virgola psichica fuori posto, rischiava la reclusione manicomiale. Quella a cui diede inizio Basaglia in Italia - a partire dagli anni ‘60 - fu una riforma radicale e critica della psichiatria. In Germania, negli anni ’80, si attuò una riforma più cauta. Questi due percorsi, i loro retroscena sociali e le conseguenze pratiche saranno analizzati e messi a confronto nel corso di un convegno in programma mercoledì 14 ottobre alle 19 all’Istituto Italiano di Cultura di Monaco di Baviera. L’Iic ospiterà infatti una tavola rotonda dal titolo “Psichiatria in Italia e in Germania a confronto”. L’appuntamento rientra nella rassegna “Was geht? Kunst und Inklusion”. A discuterne saranno Michael von Cranach (direttore dell’ospedale comunale di Kaufbeuren) e Lorenzo Toresini (primario di Psichiatria dell’ospedale di Merano). A moderare il dibattito, invece, Mariacarla Gadebusch Bondio (direttore dell’Istituto di Storia ed Etica della Medicina presso la Technische Universität di Monaco di Baviera). Ad organizzare la tavola rotonda lo stesso Iic con l’Assessorato alla Cultura della Città di Monaco di Baviera e Forum Italia (PO / red)

SCHEDA / LORENZO TORESINI

Nasce a Venezia nel 1946, studia medicina a Padova, si specializza in Psichiatria a Parma prima e in Igiene a Ferrara poi. Contemporaneamente inizia la sua formazione e la sua attività professionale come medico psichiatra a Trieste nel 1971 e nel 1999 si trasferisce a Merano (Bz). Presidente della Società Italo-Tedesca per la Salute Mentale, autore di oltre 50 pubblicazioni e di 4 libri: Il lavoro rende liberi? (1990), La testa tagliata (1998), Psichiatria e Nazismo (1999), Il tunnel di Sarajevo (2000). Fino al suo pensionamento ha diretto il “Centro Studi provinciale per la Salute Mentale e le scienze umane della Provincia di Bolzano”, ed è stato primario di psichiatria dell’ospedale di Merano e del centro Basaglia di Sinigo.