(27 ottobre 2015) L’Istituto italiano di Cultura di San Francisco riapre le porte al pubblico. E lo fa in grande stile: nel segno dell’arte, della musica, della poesia, dell’italianità. L’appuntamento è mercoledì 28 ottobre alle 18 al palazzo Opera Plaza (Opera Plaza, 601 Van Ness Avenue, Suite F, San Francisco): “Adesso che ci siamo stabiliti nella nostra nuova sede - si legge sul sito dell’Iic - vorremmo darvi il benvenuto con un ricevimento di riapertura e una mostra di quadri (molti mai visti in pubblico) di Lawrence Ferlinghetti, che dipinge da tutta la vita essendo però maggiormente noto come poeta, facilitatore del movimento Beat e fondatore della leggendaria libreria City Lights” (che pubblicò i primi lavori letterari della Beat Generation, tra cui Jack Kerouac e Allen Ginsberg). Organizzato dallo stesso Iic e dal Consolato Generale d'’Italia l’appuntamento darà la possibilità di scoprire un’artista - oggi 96enne - per metà italiano: suo padre emigrò da Brescia all’inizio del ventesimo secolo. Negli ultimi sei decenni, Ferlinghetti ha creato oltre 2000 opere d’arte visiva, tra cui litografie, serigrafie, disegni e dipinti, alcuni dei quali sono stati esibiti in Italia in varie occasioni. “Uno dei temi principali della mostra - sottolinea l’Iic - sarà l’invenzione da parte di Ferlinghetti del verbo ‘fluxare’, ovvero ‘amoreggiare senza toccarsi’”. La selezione è ispirata anche dalle profonde connessioni europee di Ferlinghetti (che ha vissuto e studiato a Parigi). Molte delle sue opere rendono omaggio a personaggi quali Picasso, Proust, Rodin e Manet. La mostra sarà visibile fino al 30 novembre mentre domani, in occasione dell’inaugurazione, è in programma uno spettacolo musicale del Merola Opera Program. (red)
SCHEDA / L’ARTISTA
Lawrence Ferlinghetti nasce a Yonkers (NY) nel 1919, figlio di Carlo Ferlinghetti (originario della provincia di Brescia) e di Clemence Albertine Mendes-Monsanto (di origini francesi, ebree e portoghesi). Dopo gli studi alla University of North Carolina serve la marina degli Stati Uniti come comandante nella Seconda Guerra Mondiale. Nel 1947 ottiene un diploma post-laurea alla Columbia University e un dottorato alla Sorbona nel 1950. L’anno seguente si trasferisce a San Francisco dove insegna francese, dipinge e scrive di problematiche artistiche. Nel 1953 fonda insieme a Peter D. Martin il City Lights Bookstore, la prima libreria del paese con un catalogo di soli libri in brossura (che da più di cinquant’anni è ritrovo di scrittori, artisti e intellettuali) e, due anni dopo, la City Lights Publishing House. La casa editrice inizia pubblicando la serie Pocket Poets, attraverso la quale Ferlinghetti intende creare e alimentare una sorta di movimento dissidente nei confronti dell’establishment statunitense. La pubblicazione di Howl and other poems di Allen Ginsberg a opera della City Lights porta all’arresto di Ferlinghetti per oscenità. Il processo che ne segue calamita l’attenzione nazionale e internazionale sul movimento dei poeti Beat e della San Francisco Renaissance e l’assoluzione finale dell’editore (e poeta) segna un precedente fondamentale per la pubblicazione di opere controverse ma di valore letterario e sociale. Nel corso degli anni Ferlinghetti ha girato l’Italia dove ha effettuato molti reading poetici e vinto diversi premi tra cui il Premio Camaiore, il Premio Flaiano, il Premio Cavour. Oltre che scrittore ed editore, Ferlinghetti è anche pittore e le sue opere sono state esposte in diverse gallerie d’arte in tutto il mondo. È stato spesso associato al movimento Fluxus. Nel 2003 ha vinto il Robert Frost Memorial Medal, l’Author's Guild Lifetime Achievement Award, ed è stato eletto all’American Academy of Arts and Letters.