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Musica, appuntamento in Belgio
con il Conservatorio “E.R. Duni” Matera

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Musica, appuntamento in Belgio <br> con il Conservatorio “E.R. Duni” Matera

(11 dicembre 2015) Importante e prestigioso appuntamento musicale per il Conservatorio “E.R. Duni” di Matera (foto di Rossella Lacasa). Musiche di Nino Rota - e non solo - saranno infatti protagoniste del concerto in programma sabato alle 19 presso il teatro dell’Istituto Italiano di Cultura di Bruxelles che ospiterà l’Orchestra da Camera del Conservatorio Duni. L’Orchestra è diretta dal maestro Daniele Belardinelli ed è composta da circa 30 docenti e allievi della struttura: il programma del concerto di Bruxelles prevede l’esecuzione dei Ballandi del Gattopardo di Nino Rota e di alcune musiche per pianoforte e orchestra d’archi scritte dal maestro Vincenzo Cipriani. Il Conservatorio Duni nasce come sezione staccata del “Piccinni” di Bari nel 1965 e si avvale della prestigiosa guida del Maestro Nino Rota. Con la sua altissima competenza professionale e la sua vasta e profonda cultura, il Maestro  Rota in pochi anni ha trasformato l’embrione del futuro conservatorio in una vera e propria fucina di operatori musicali. Con l’anno accademico1969/70 la Sezione ottiene l’autonomia trasformandosi in Conservatorio statale. (red)


SCHEDA / EGIDIO ROMUALDO DUNI

Egidio Romualdo Duni nacque a Matera nel 1708. Fu avviato a soli nove anni allo studio della musica presso il Conservatorio di Santa Maria di Loreto a Napoli. Fu allievo di grandi maestri, quali Francesco Durante, ed ebbe compagni di studio che poi sarebbero diventati nomi del calibro di Pergolesi, Paisiello e Piccinni. Dopo aver studiato presso il Conservatorio della Pietà dei Turchini e quello dei Poveri di Gesù Cristo, conseguì il diploma di maestro di Cappella. A 24 anni compose la sua prima opera: "Artaserse", a cui seguirono, fra le altre, "Nerone" del 1735, "Adriano in Siria" del 1736, "Demofoonte" del 1737, "Catone in Utica" del 1740, numerose delle quali su testi di Pietro Metastasio. In qualità di maestro di Cappella e di compositore, viaggiò tra Roma, Milano, Londra, Leida, Vienna; Firenze e Bari, dove si trattenne fino al 1749, per poi trasferirsi a Parma presso la corte di Filippo di Borbone. Qui ebbe modo di apprezzare l'opera comica francese e di stringere amicizia con Carlo Goldoni. Nel 1757 giunse a Parigi dove visse e lavorò per circa venti anni, fino alla morte avvenuta nel 1775; di tanto in tanto tornò a Matera, ma fu a tutti gli effetti cittadino francese, musicando numerosissime opere in lingua d'Oltralpe.

 

(© 9Colonne - citare la fonte)