(28 marzo 2016) La sera del 21 aprile 1945, l’arrivo delle truppe sovietiche e la fuga dei guardiani comportò l’apertura dei campi di lavoro della zona di Treuenbrietzen, cittadina situata a 70 chilometri a sud ovest di Berlino, destinati ai prigionieri di guerra e ai lavoratori forzati di diverse nazionalità, impiegati nelle aziende Kopp & Co e Dr. Kroeber & Sohn. Il 23 aprile però, dopo che le truppe sovietiche proseguirono la loro avanzata, un reparto militare tedesco separò gli internati militari italiani dal resto dei prigionieri e li trucidò in una cava nei pressi della località di Weinbergen. Delle 127 vittime accertate, 111 poterono essere identificate. A 71 anni dalla strage, l’ambasciata d’Italia a Berlino e il Comune di Treuenbrietzen ricordano le vittime in una cerimonia commemorativa in programma domenica 24 aprile, in concomitanza con la festa della Liberazione. L’appuntamento è alle 11 alla Rathausplatz Treuenbrietzen (Brandeburgo), per il successivo trasferimento presso i luoghi della memoria. (Sip)
LA SCHEDA / TREUENBRIETZEN
Nella zona di Treuenbrietzen, cittadina situata nel comune di Nichel, si trovavano alcuni campi di lavoro (Arbeitslager) dove venivano alloggiati circa 3000 lavoratori e prigionieri di guerra di varie nazioni. Essi erano utilizzati dalle fabbriche della Kopp & Co., che produceva munizioni per la fanteria e proiettili traccianti, situate a poca distanza l’una dall’altra. Poco lontano c’erano i capannoni dell’azienda Dr. Kroeber & Sohn, che produceva strumenti di precisione.