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“La Dama di Warka”, l’impegno italiano
per il patrimonio culturale dell’Iraq

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“La Dama di Warka”, l’impegno italiano <br> per il patrimonio culturale dell’Iraq

(11 aprile 2016) Sollevare l’interesse della comunità internazionale verso l’Iraq e dello stesso Iraq nei confronti del proprio patrimonio culturale. Con questa aspirazione, il Consiglio di Stato per l'Antichità e il Patrimonio Culturale dell’Iraq e l’Università Ca’ Foscari Venezia sigleranno un protocollo d’intesa per un progetto espositivo bilaterale con il Museo Archeologico di Baghdad e lo sviluppo di un programma di ricerca scientifica e formazione. La firma aprirà il convegno “La Dama di Warka nell’Iraq Museum”, martedì 12 aprile alle 16 a Ca’ Dolfin (Venezia), organizzato da Ca’ Foscari, Commissione nazionale italiana per l’Unesco, ministero per gli Affari esteri e la Cooperazione internazionale. Gli ospiti iracheni presenteranno la situazione del patrimonio archeologico del Paese e le strategie di tutela. L’evento sarà aperto dal prorettore vicario Tiziana Lippiello e dagli interventi di Flavio Gregori, prorettore alle Attività e ai Rapporti culturali di Ateneo; Paolo Eleuteri, direttore del Dipartimento di Studi Umanistici; il ministro Gianludovico De Martino, presidente del Comitato interministeriale per i Diritti umani del ministero degli Affari esteri. (Red)


SCHEDA / LA DAMA DI WARKA


Protagonista del convegno sarà la cosiddetta Dama di Warka, una testa femminile in marmo scoperta a Uruk (Warka) e datata al 3200 circa a.C., uno dei più importanti reperti archeologici della scultura sumerica. Trafugata nel 2003 nel corso dell’occupazione di Baghdad, fu poi riconsegnata al museo intatta qualche mese dopo perché troppo famosa per poter avere un mercato. Rinvenuta in una fossa nei pressi del santuario dell’Eanna, l’immagine è stata ipoteticamente interpretata come parte di una statua di culto, forse raffigurante la dea Inanna, titolare del grande santuario urbano di Uruk. Essa rappresenta valori estetici, culturali, religiosi e sociali di importanza cruciale per la nostra comprensione della civiltà da cui origina, ma anche una sfida al dilemma di come oggi misurarci con le più antiche rappresentazioni della figura umana, di come guardarle e di come dialogare con esse. Nel corso del Convegno saranno anche presentate in anteprima delle opere fotografiche di trascrizione della Dama di Warka, realizzate nel corso di una missione di Ca’ Foscari presso il Museo Archeologico di Baghdad nell’ottobre 2015 e saranno illustrate le prospettive di sviluppo museografico. Alcune di queste opere, realizzate a pigmento di carbone su supporto in fibra di cotone, saranno consegnate alla delegazione irachena del Consiglio di Stato per l'Antichità e il Patrimonio Culturale dell'Iraq. Le opere sono parte del progetto Humanum, dell’artista-fotografa Giorgia Fiorio: un progetto di cui fanno parte studiosi dell’antichità, ma anche scienziati che si occupano di robotica della percezione, di psicologia cognitiva e di neuroscienze.

(© 9Colonne - citare la fonte)