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A Beirut appuntamento sulla ricostruzione post bellica in Libano

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A Beirut appuntamento sulla ricostruzione post bellica in Libano

Beirut - La recente distruzione post-bellica in Libano ha imposto un rinnovato esame critico degli elementi spaziali e materiali del nostro ambiente costruito, in particolare nelle aree più gravemente colpite. Questi strati urbani e architettonici non solo raccontano le traiettorie storiche del luogo, ma sono anche profondamente radicati nel tessuto socio-economico e culturale del territorio. In questo contesto, le rovine stesse diventano una lente attraverso cui articolare visioni contemporanee per la ricostruzione, basate su metodologie sostenibili e contestualmente rispondenti. L’Ambasciata d’Italia a Beirut, l’Istituto italiano di cultura di Beirut, in collaborazione con la Scuola di architettura e design della LAU-Lebanese American University, organizzano un simposio e una mostra correlata sul tema centrale “Post-War Reconstruction: Tools for After”, che si terrà il 16 aprile presso il Gezairi Building, campus di LAU Beirut. L’obiettivo del simposio è quello di investigare materiali alternativi ecologici, naturali e biotecnologici come parte di un cambiamento culturale più ampio verso pratiche di costruzione e riabilitazione sostenibili. L’obiettivo è esplorare il potenziale di riattivazione delle strutture pubbliche esistenti attraverso l’integrazione di nuove funzioni e materiali innovativi, contribuendo così alla formazione di una strategia urbana coesa radicata in un’etica del design contemporaneo e sostenibile. Interrogando il valore storico, sociale e architettonico di questi frammenti urbani, l’iniziativa mira a mettere in evidenza i complessi strati della ricostruzione post-bellica. Propone nuovi strumenti e framework tematici per stimolare la rigenerazione degli spazi pubblici e catalizzare un dialogo critico sul futuro della resilienza urbana. Il simposio vedrà la partecipazione di vari architetti e designer che illustreranno i loro progetti innovativi con materiali alternativi, ecologici, naturali e biotecnologici per una cultura edilizia efficace e possibile. (9colonne)


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