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Sapienza Università di Roma, iniziative a sostegno dei bambini di Gaza

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Sapienza Università di Roma, iniziative a sostegno dei bambini di Gaza

Si chiama “Sapienza per i bambini di Gaza” l’iniziativa di Sapienza Università di Roma per Gerusalemme e la Cisgiordania, nell’ambito della quale sono stati avviate interlocuzioni anche con le istituzioni locali per individuare gli interventi prioritari. In particolare agli incontri hanno partecipato esponenti del Consolato italiano, del Ministero della Salute della Cisgiordania, della Croce Rossa (Palestine Red Crescent Society), dell’OMS, dell’Augusta Victoria Hospital e dell’Agenzia Italiana per la Cooperazione alla Sviluppo. L’ateneo ha messo in campo anche attività a favore della popolazione materno-infantile, con l’invio di personale medico-sanitario specializzato e l’installazione sul posto di sistemi informatici che consentano un confronto continuo con i professionisti in loco per tracciare le emergenze. Sapienza potrà mettere a disposizione corsi di formazione a distanza anche in lingua araba destinati alla popolazione palestinese, in collaborazione con la Facoltà di Medicina e Odontoiatria. Il primo corso, in fase avanzata di allestimento, è un Corso BLSH, cioè di tecniche salvavita della rianimazione cardiopolmonare che sarà svolto in lingua inglese, ma si è convenuto sulla possibilità di attivare altri moduli su ambiti come infermieristica nelle emergenze e nelle urgenze medico-chirurgiche, emergenze pediatriche, neonatologia e terapia intensiva neonatale. Come ulteriore contributo, il dipartimento di Scienze dell’antichità ha sviluppato un progetto, diretto da Francesca Romana Stasolla, finanziato con 6 milioni di euro, che ha lo scopo di dare compimento all’attività, avviata nel 2022 e mai interrotta, di scavo archeologico, restauro e musealizzazione del complesso del Santo Sepolcro a Gerusalemme, e di fare di questa attività un vero e proprio strumento di promozione sociale. L’iniziativa offre nuove opportunità di lavoro, coinvolgendo esperti del settore e lavoratori locali, nell’ambito dell’artigianato, della fornitura di materiali e del supporto logistico, puntando anche a rafforzare le competenze dei lavoratori coinvolti, promuovendo la formazione di figure professionali specializzate nel restauro, nella documentazione del patrimonio archeologico e nella gestione dei beni culturali.


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