Bagnes - Un team guidato dal Cnr-Isp e dall’Università Ca’ Foscari Venezia ha estratto con successo carote di ghiaccio profonde dal ghiacciaio Corbassière, sul massiccio del Grand Combin, a 4100 metri di quota. Il substrato roccioso è stato raggiunto due volte, a circa 99 metri di profondità, nonostante condizioni estreme con venti fino a 100 km/h e temperature percepite di -35°C. Il ghiaccio, con -8°C alla base, è ideale per studiare la storia climatica e ambientale delle Alpi. Un campione sarà analizzato a Venezia, l’altro sarà conservato in Antartide nell’ambito del progetto Ice Memory, che raccoglie carote da ghiacciai in pericolo per metterle a disposizione delle future generazioni. La missione è stata anche la prima dell’iniziativa educativa-scientifica “Follow the Ice – La memoria dei ghiacci” promossa da Ca’ Foscari con SEA BEYOND, progetto del Gruppo Prada con UNESCO-COI. I ricercatori segnalano che i primi 30 metri del ghiacciaio risultano compromessi dalla fusione estiva, evidenziando l’impatto del cambiamento climatico. Il successo della missione è stato reso possibile dalla collaborazione di enti scientifici, amministrazioni locali italiane e svizzere, e partner tecnici. “Custodire oggi questi archivi naturali è un dovere etico e scientifico”, ha dichiarato Giuliana Panieri, direttrice del Cnr-Isp. (9colonne)
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