Solo 11 su 100 in media hanno superato la selezione per accedere al finanziamento nell’ultima sessione dell’European Research Council (Erc). Tra questi c’è il progetto Frameglow, che vede come Principal Investigator Nicola Pugno, professore dell’Università di Trento, che è anche l’istituzione ospitante. In totale sono state 2.534 le proposte presentate e solo 281 quelle selezionate per il finanziamento. Il progetto vincitore dell’Università di Trento, che vede coinvolto anche il Politecnico di Torino con il professore Federico Bosia, riguarda la meccanica della frattura, branca della scienza delle costruzioni e dei materiali che studia la resistenza alla rottura di strutture e materiali. Si parte dalla teoria formulata da Nicola Pugno (Quantized Fracture Mechanics) con l’obiettivo generale di formulare una meccanica della frattura completa per migliorare la capacità di prevedere la resistenza dei materiali e delle strutture. La teoria completa verrà applicata in particolare per capire come il cambiamento climatico e il riscaldamento globale riducono la resistenza del ghiaccio e della neve, per mitigarne i rischi associati alle relative valanghe e quindi a difesa della vita delle persone. Per l'analisi dei dati e la previsione del manto nevoso verranno adottati anche strumenti di apprendimento automatico e simulazione numerica. Verranno inoltre eseguiti esperimenti e osservazioni in laboratorio e sul campo (dalle Alpi fino a spedizioni in Himalaya) per validare il modello.
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