“Fausto Pirandello. La pittura e la condizione umana”: sono esposte a Parigi le opere di Fausto Pirandello, figlio del premio Nobel per la letteratura Luigi Pirandello. L’Istituto italiano di cultura ospita fino al 3 ottobre un’importante retrospettiva curata da Manuel Carrera e organizzata in occasione del cinquantenario della sua scomparsa. Attraverso oltre sessanta opere tra dipinti e lavori su carta, la mostra tratteggia il profilo di un artista prolifico e originale, capace con la sua ricerca solitaria e introspettiva di anticipare alcune delle più profonde tensioni della pittura del Novecento, da Lucian Freud ai figurativi contemporanei. Nell’arco della sua cinquantennale carriera, Pirandello è passato dal confronto con la pittura francese – soggiornò a Parigi alla fine degli anni ’20 – all’espressionismo degli anni tra le due guerre, fino al ritorno, nel periodo maturo, alla scomposizione cubista e infine a una rappresentazione esasperata e tragica dell’umanità. Il percorso della mostra si snoda attraverso cinque sezioni tematiche che guidano il visitatore all’interno del suo universo pittorico, complesso e coerente: il rapporto con Luigi Pirandello, gli autoritratti, Pirandello a Parigi, l’indagine sulla condizione umana, forma e materia: la ricerca di un linguaggio.
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