L’ambasciatore d’Italia in Ecuador, Giovanni Davoli, è stato ascoltato dalla Commissione Sicurezza dell’Assemblea nazionale del paese sudamericano in merito al progetto di legge sulla riforma del sistema penitenziario ecuadoriano. L’ambasciatore ha ricordato come, dal 2022, l’Italia conduce in Ecuador progetti di cooperazione giuridica, eseguiti dall’Iila Organizzazione internazionale italo-latino americana e diretti da un magistrato italiano distaccato nel paese. L’attuale progetto, ITAJUS (finanziato dal Fondo italo ecuadoriano per lo sviluppo sostenibile) ha preso nel 2024 il testimone di EURESP (finanziato su fondi europei), Nell’ambito di queste attività è stata indicata alle autorità ecuadoriane la necessità di dare priorità alla riforma e al rafforzamento del sistema penitenziario, come strumento essenziale per la lotta al crimine organizzato che flagella il Paese. La riforma in discussione, ha quindi indicato Davoli, va nel senso suggerito dai nostri esperti di una professionalizzazione e rafforzamento della polizia penitenziaria. L’ambasciatore ha ricordato la simile esperienza italiana il secolo scorso, tramite la quale si sono ottenuti significativi risultati nella lotta alle mafie. Davoli ha quindi congratulato il governo e l’Assemblea nazionale ecuadoriani per l’attività legislativa in corso dopo le ultime elezioni politiche e presidenziali, che, come indicato dallo stesso presidente Noboa, sta dando priorità a norme ispirate dall’esperienza italiana nella lotta alla mafia. La presidente della Commissione, Ines Alarcon, ha ringraziato l’ambasciatore per la sua partecipazione e ne ha colto il suggerimento di convocare successivamente esperti di ITAJUS per entrare maggiormente nei dettagli tecnici e ascoltarne le proposte. Si tratta della seconda volta quest’anno che l’ambasciatore d’Italia interviene presso la Commissione Sicurezza, a riprova del ruolo centrale che la diplomazia giuridica italiana gioca nel sostegno alla lotta contro le mafie in Ecuador.
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