Agenzia Giornalistica
direttore Paolo Pagliaro

A Sydney la grande
arte grafica italiana

Mostre
Le grandi mostre in programma in Italia e quelle che hanno l'Italia, attraverso i suoi grandi artisti, come protagonista nel mondo. Lo "Speciale mostre" è un viaggio tra capolavori, opere d'avanguardia e sperimentali, pittura e scultura, memoria e identità, storia e filosofia, un tributo all'arte e ai suoi protagonisti e un modo per scoprire quanto di buono fanno le istituzioni nazionali e locali per il nostro patrimonio culturale e di creatività.

A Sydney la grande <br> arte grafica italiana

A SYDNEY LA GRANDE ARTE GRAFICA ITALIANA

Fino al 31 ottobre, all’Istituto italiano di cultura di Sydney, la mostra “Flying Dreams” presenta 14 opere grafiche a tiratura limitata, eseguite con la tecnica dell’incisione calcografica (acquaforte, acquatinta, puntasecca, maniera zucchero, carborundum), di alcuni dei più rappresentativi artisti italiani che hanno ottenuto importanti riconoscimenti a livello nazionale ed internazionale: Carla Accardi, Piero Pizzi Cannella, Giovanni Frangi, Luca Pignatelli, Matteo Massagrande, Giuseppe Santomaso, Emilio Vedova e Giuseppe Zigaina. I lavori sono stati realizzati dalla Stamperia d’arte Albicocco, uno degli ultimi atelier di stampe d’arte ancora in attività. Operante fin dall’inizio degli anni Settanta ad Udine sotto altro nome, la stamperia è stata fondata da Corrado Albicocco che, insieme al figlio Gianluca, l’ha resa punto di riferimento per la stampa calcografica nazionale ed internazionale. Grazie al suo talento, passione e sensibilità, Albicocco è riuscito a conquistarsi la fiducia di alcuni fra i più grandi artisti contemporanei, che nell’artigiano friulano trovano il “traghettatore” ideale del loro lavoro su carta, dove ogni stampa è il risultato magistrale di un antico ed intramontabile saper fare.  (Big Italy / red)

ROMA: LE “CHUBBY LADIES” DI XU HONGFEI

Lo scultore Xu Hongfei, uno dei maggiori scultori cinesi contemporanei, espone le sue “Chubby Ladies”, fino al 22 ottobre, al Vittoriano, a Roma. La mostra “Eternal melody of Chubby Lady” rappresenta una tappa del tour, intrapreso dall’artista nel 2013, con il quale Xu Hongfei  porta le sue “signore paffute” in giro per il mondo. Le “Chubby Ladies” sono state esposte nelle più importanti città del mondo, in luoghi-simbolo della cultura e dell’arte, in spazi pubblici di prestigio internazionale, dal Louvre di Parigi, alla Città Proibita di Pechino, da Palazzo Medici Riccardi e Ponte Vecchio a Firenze, alla Municipal Government Square a Londra, la Bosphorus Square a Istanbul e la Cathedral Square a Berlino. In questi anni l’artista ha realizzato un connubio straordinario tra la Cina e l’Italia esponendo a Firenze, Milano, Montepulciano, Siena, Torino, Zafferana Etnea, per poi tornare nuovamente a Milano per esporre le sue opere all’Expo 2015. Xu Hongfei ama collocare le sue opere all’aperto, nelle piazze delle città, affinché, illuminate dalla luce naturale, possano dialogare liberamente con il pubblico.  Volontariamente, l’artista crea uno sbilanciamento nell’equilibrio delle sue mastodontiche e, al contempo, sorprendentemente agili creature. Nella mostra di Roma 28 sculture realizzate in bronzo, marmo bianco, fibra di vetro, acciaio e giada, ritraggono forme femminili sorprendenti, enfatizzate dalla plasticità e dall’anatomia di corpi dalle forme avvolgenti e perfettamente sinuose, cristallizzate in pose inattese e curiose. (red)

ROMA: “L’ARA COM’ERA”  IN REALTA’ AUMENTATA

Grande successo per “L’Ara com’era”, la visita immersiva e multisensoriale dell’Ara Pacis riproposta in una versione ancora più coinvolgente grazie all’integrazione tra computer grafica, realtà virtuale e aumentata. Cittadini e turisti hanno l’occasione di assistere all’innovativo archeoshow promosso da Roma Capitale e organizzato da Zètema, ogni venerdì e sabato, dalle 19.30 alle 22, ogni 15 minuti. Lanciato un anno fa, l’innovativo racconto sull’Ara Pacis e sulle origini di Roma è stato ulteriormente potenziato: due nuovi punti d’interesse in realtà virtuale, che combinano riprese cinematografiche dal vivo, ricostruzioni in 3D e computer grafica, consentono una completa immersione nell’antico Campo Marzio settentrionale dove è possibile assistere alla prima ricostruzione in realtà virtuale di un sacrificio romano. I visitatori sono catapultati indietro nel passato per riviverlo da una posizione privilegiata. Immersi in un ambiente a 360 gradi possono ammirare l’Ara Pacis - uno dei più importanti capolavori dell’arte romana, costruito tra il 13 e il 9 a.C. per celebrare la Pace instaurata da Augusto sui territori dell’impero - mentre ritrova i suoi colori originali: una “magia” resa possibile da uno studio sperimentale realizzato dalla Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali nel corso di oltre un decennio che ha portato a una ricostruzione ipotetica ma con la massima approssimazione consentita. Il colore non è la sola sorpresa ad accogliere i visitatori che possono ‘galleggiare’ in volo sull’altare, planare sul Campo Marzio e assistere al sacrificio, compiuto da veri attori, rimanendo sempre al centro della scena. L’offerta si amplia anche da un punto di vista numerico. Utilizzando particolari visori AR (Samsung GearVR) e la fotocamera dei device in essi inseriti, elementi virtuali ed elementi reali si fondono direttamente nel campo visivo dei visitatori. Lo spettatore, indossando i visori Samsung Gear VR, è accolto dalle riprese a 360 gradi dell’Ara Pacis di oggi per poi ritrovarsi avvolto in uno spazio bianco in cui individua il monumento nella sua colorazione originale e Augusto, guida speciale in questo viaggio alla scoperta del Campo Marzio.    (red)

PALERMO: NELL’“ANIMAL PACE” DI EMILIANO MAGGI 

Il Museo Civico di Castelbuono presenta la mostra “Animal Palace” di Emiliano Maggi (Roma, 1977), uno degli artisti più interessanti della generazione degli anni Zero. Dopo un periodo di residenza in Sicilia, e lavorando a stretto contatto con gli artigiani del luogo, Maggi ha realizzato delle sculture in ceramica e corallo, lavorando a Trapani con Platimiro Fiorenza, uno dei più importanti maestri nella lavorazione del corallo siciliano, liberamente ispirate all’iconografia degli stucchi della bottega di Giacomo Serpotta che decorano la Cappella Palatina del Castello dei Ventimiglia di Castelbuono, sede del Museo.  Maggi, nella sua sfaccettata ricerca artistica, ha sempre saputo coniugare scenari psichedelici a simbolismo mitologico, ritualità e iconografia rurale fatta di fiaba e sogno a ipnotiche ambientazioni da horror nostrano anni ‘70. Il tutto raccontato con una poliedrica produzione che spazia dalla performance alla produzione di gioielli, dall’acclamato progetto musicale Estasy a lavori fotografici e pittorici. (red)

VENEZIA: ZINGARETTI RACCONTA “MAGISTER GIOTTO”

Nella ricorrenza dei 750 anni dalla nascita di Giotto (1267-1337), Venezia ospita, fino al 5 novembre, "Magister Giotto", la prima delle tre esposizioni che compongono la trilogia Magister, dedicata ai più celebrati maestri dell'arte italiana, che nell'estate prossima racconterà Canova e il Neoclassico, mentre nel 2019 sarà la volta di Raffaello Sanzio. Allestito negli ampi spazi della Scuola Grande della Misericordia a Cannaregio, il percorso espositivo, della durata di circa 45 minuti, si snoda tra il piano terra e il primo piano, nei quali il visitatore viene accompagnato dalla narrazione della voce di Luca Zingaretti e dal commento musicale composto ad hoc da Paolo Fresu, trasmessi attraverso una cuffia auricolare personale.  Il format creato per “Magister Giotto” non ha precedenti: in esso la grande mostra e il grande spettacolo si intrecciano indissolubilmente per raccontare la produzione artistica di Giotto attraverso un percorso visivo e auditivo nel quale il pubblico riuscirà a comprendere la rivoluzione della sua opera grazie al susseguirsi di ambienti di grande impatto percettivo.  Le storie francescane di Assisi, la Cappella degli Scrovegni di Padova, i maestosi Crocifissi e le altre opere realizzate a Firenze sono alla base dell’impianto narrativo, che si conclude con la Missione Giotto del 1986, realizzata dall’Agenzia Spaziale Europea, che per la prima volta nella storia intercettò la Cometa di Halley, dipinta nell’Adorazione dei Magi della Cappella degli Scrovegni a Padova.  La mostra, quindi, ospita per la prima volta insieme, e a confronto, tutti i capolavori più significativi dipinti dal Maestro.(red)

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