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direttore Paolo Pagliaro

Il risparmiatore
incompetente

di Paolo Pagliaro

(29 novembre 2017) Stando a un’indagine Isfol, il 61% degli italiani sa cosa sono i tassi di interesse e il 58% sa cos’è l’inflazione. Ma solo una minoranza del 40% sa cosa sono entrambe le cose. In Italia l’educazione economica scarseggia e questo ha un prezzo. Diversi studi dimostrano che le persone con basse competenze finanziarie pagano commissioni più alte, ottengono prestiti a condizioni più sfavorevoli e fanno rendere meno i propri risparmi. Non pianificano correttamente le spese, hanno pensioni peggiori e non diversificando gli investimenti vanno incontro al rischio di perdere tutto. Da un’indagine svolta nel 2014 in 140 paesi, risulta che con il 37 per cento di persone con competenze economiche l’Italia è ultima tra i paesi europei. Fanno molto meglio la Francia con il 52% di competenti, gli Stati Uniti con il 57, la Germania con il 66 e il Regno Unito con il 67 per cento.

Secondo le ricerche che Emiliano Mandrone ha riassunto per Isfol e per lavoce.info, in Italia ci sono tre milioni e mezzo di persone che sono sia propense al rischio sia economicamente incompetenti. Sono loro le vittime predestinate degli squali della finanza e del credito.

Qualcosa per fortuna si muove: il decreto legge Salva Risparmio prevede una “strategia nazionale per l’educazione finanziaria, assicurativa e previdenziale”, la cui regia è stata affidata all’economista Annamaria Lusardi. In cantiere c’è una campagna rivolta al mondo della scuola e ai media. Ma soprattutto dal 3 gennaio entra in vigore la direttiva europea che prevede una serie di tutele per i clienti delle banche e rafforza il potere delle autorità di vigilanza di proibire o limitare la vendita di strumenti finanziari ritenuti non appropriati.

(© 9Colonne - citare la fonte)