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L’ITALIA DELLA RICERCA
SI CELEBRA NEL MONDO

L’ITALIA DELLA RICERCA <BR> SI CELEBRA NEL MONDO

Ottantadue eventi organizzati in 54 diverse sedi diplomatiche all’estero. Sono i numeri della prima Giornata della ricerca italiana nel mondo, promossa dal ministero dell’Istruzione in collaborazione con i ministeri degli Esteri e della Salute, con l'obiettivo di sottolineare il valore della ricerca e dei ricercatori del nostro Paese. "L'Italia deve dire grazie ai nostri ricercatori perché la loro eccellenza ci ha portato a emergere in contesti internazionali", sottolinea il ministro dell'Istruzione Valeria Fedeli presentando l'evento alla Farnesina. La Giornata promuoverà ogni anno, nella ricorrenza del 15 aprile – data di nascita di Leonardo Da Vinci – il valore della ricerca scientifico-tecnologica italiana condotta in Italia e all’estero. "L'evento deve diventare una giornata nella quale facciamo il punto su dove siamo arrivati e come andare avanti - sottolinea Fedeli - Il 15 aprile è la data di nascita di Leonardo da Vinci, uno dei più celebrati artisti e scienziati, che rappresenta un patrimonio per l'umanità". Non solo una Giornata celebrativa, quindi, ma un momento per "verificare l'avanzamento delle scelte di investimento", continua il ministro dell'Istruzione sottolineando che "gli ultimi governi hanno riconosciuto il valore di questo settore incrementando le risorse e le azioni a supporto del potenziamento". Proprio sugli investimenti, Fedeli torna più volte ricordando che "devono essere costanti e strutturali". Secondo il ministro dell'Istruzione "la ricerca è decisiva per la crescita economica, culturale e civile del Paese" ed è decisiva "per la nostra competitività. La conoscenza è fondamentale per chiunque e per questo ciò che abbiamo fatto finora va mantenuto e accelerato, per questo è necessario consolidare la programmazione per fare della ricerca il motore dello sviluppo sostenibile. Bisogna lavorare molto perché i nostri ricercatori cooperino anche al dibattuto pubblico del nostro paese". La ricerca è un settore che "fa parte di quella estroversione italiana che gli ultimi governi hanno portato avanti - afferma il viceministro degli Esteri Mario Giro -. C'è ancora molto da fare ma ci siamo resi conto che c'è tanta Italia di cui nel mondo c'è bisogno. Dovremmo ancora aumentare i finanziamenti alla ricerca italiana per essere all'altezza degli altri paesi". Secondo Giro è importante "passare dall'idea dei cervelli in fuga a quella della circolarità dei cervelli. Non deve rimanere tutto nel nostro paese. Vogliamo che i nostri ricercatori possano andare a testa alta nel mondo e tornare".

LA MOSTRA. Nel corso dell'evento è stata presentata in anteprima la mostra “Italia: la bellezza della conoscenza”, promossa e finanziata dalla Direzione Generale per la Promozione del Sistema Paese della Farnesina e realizzata tramite il Consiglio Nazionale delle Ricerche con il contributo dei quattro musei scientifici italiani Fondazione IDIS - Città della Scienza di Napoli, Museo Galileo di Firenze, Museo delle Scienze di Trento e Museo della Scienza e della Tecnologia “Leonardo da Vinci” di Milano che hanno raccolto elementi, immagini e oggetti da Università, Centri di ricerca e imprese innovative. La mostra rimane alla Farnesina fino al 20 aprile e subito dopo partirà per un tour mondiale. "L'esposizione sarà nel 2018 in Egitto, Singapore, India - annuncia Vincenzo De Luca, direttore generale per la Promozione del Sistema Paese della Farnesina -, proseguirà poi il suo viaggio per arrivare a Dubai nel 2020 durante l'Expo" . (Sip – 16 apr) 

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