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VOUCHER, INPS: DAL 2008 VENDUTI 433 MILIONI, 36% NEL NORD-EST

VOUCHER, INPS: DAL 2008 VENDUTI 433 MILIONI, 36% NEL NORD-EST

(26 aprile 2018) I voucher sono stati soppressi a marzo 2017 con le disposizioni del decreto legge n. 25 che ha sancito l'abrogazione del lavoro accessorio, il cui orizzonte temporale di vendita è stato pertanto di 104 mesi: da agosto 2008, quando prese operativamente avvio la sperimentazione dei voucher nell’ambito dell’esecuzione di vendemmie di breve durata e a carattere saltuario, a marzo 2017, quando sono stati abrogati. L’importo nominale di 10 euro di ogni singolo voucher comprende la contribuzione a favore della Gestione separata Inps (1,30 euro), quella in favore dell’Inail (0,70 euro) e una quota per la gestione del servizio (0,50 euro). Il compenso netto per il lavoratore è di 7,50 euro. Complessivamente, rende noto l’Inps, risultano venduti 433 milioni di voucher di importo nominale pari a 10 euro. La tipologia di attività per la quale è stato complessivamente acquistato il maggior numero di voucher è il Commercio (17,4%). La consistenza della voce “altre attività” (34,8%; include “altri settori produttivi”, “attività specifiche d’impresa”, “maneggi e scuderie”, “consegna porta a porta”, altre attività residuali o non codificate) è il riflesso della storia del lavoro accessorio, all’origine destinato ad ambiti oggettivi di impiego circoscritti (quindi codificabili), negli anni progressivamente ampliati, fino alla riforma contenuta nella legge n. 92 del 2012 che permette di fatto l’utilizzo di lavoro accessorio per qualsiasi tipologia di attività.

https://www.inps.it/nuovoportaleinps/default.aspx

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