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direttore Paolo Pagliaro

USARE SOFTWARE SENZA LICENZA
È COSTATO 1 MLN ALLE PMI

USARE SOFTWARE SENZA LICENZA <br> È COSTATO 1 MLN ALLE PMI

(14 maggio 2018) L’utilizzo di software privo di licenza, nel 2017, è costato alle PMI italiane oltre 1,3 milioni di euro, a causa del risarcimento dei danni per violazione del diritto d’autore e dei costi di legalizzazione. Lo sostiene Bsa The Software Alliance secondo cui il costo totale per le piccole e medie imprese ha registrato una crescita anno su anno del 37%, rispetto agli oltre 950.000€ del 2016. Lo scorso anno, le PMI che sono state scoperte ad utilizzare software senza licenza hanno pagato in media 56.700 euro. La diffusione dei software privi di licenza riguarda tutti i settori ma i principali trasgressori del 2017 sono state le aziende IT, le società di vendita e le imprese manifatturiere, seguite da vicino dalle aziende grafiche, pubblicitarie e dagli studi di architettura. Si evidenzia che il costo reale è significativamente più elevato, in quanto potrebbe comprendere i costi legali e altre spese indirette, come la gestione dell’operatività del business, il danno reputazionale e l’impatto economico dell’acquisto inatteso di software. Inoltre, installando software illegali provenienti da fonti sconosciute, le aziende potrebbero aumentare il rischio di diventare vittime di attacchi informatici. Secondo una recente indagine di Bsa, più di un terzo dei lavoratori italiani (35%) si dice disposto a segnalare pratiche informatiche illegali o non etiche, quali l'utilizzo di software privo di licenza. Questo dato (in linea con la media europea, 34%) evidenzia un atteggiamento positivo in Italia e dovrebbe costituire un segnale, anche per i proprietari delle piccole imprese.

(© 9Colonne - citare la fonte)